Clima, per l’Onu il 2020 sarà uno dei tre anni più caldi mai registrati

Secondo l'Organizzazione meteorologica delle Nazioni Unite, gli ultimi 12 mesi potrebbero addirittura superare il record assoluto del 2016. L'aumento delle temperature continua la sua pericolosa corsa nonostante i mesi di lockdown

ONU RECORD CALDO 2020

Il 2020 non finisce di regalarci cattive notizie. Gli ultimi 12 mesi, secondo l’Organizzazione meteorologica dell’Onu, potrebbero rientrare tra i tre anni più caldi mai registrati dall’uomo. Un record negativo che potrebbe infrangere addirittura quello assoluto, datato 2016. E si tratta di un segno inequivocabile dei cambiamenti climatici: l’aumento delle temperature, infatti, non ha conosciuto rallentamenti nemmeno nell’anno in cui il lockdown per il coronavirus ha costretto molte fabbriche ed automobili allo stop, con un conseguente beneficio per l’ambiente. Un effetto positivo che, però, non è stato abbastanza per invertire la tendenza.

ONU RECORD CALDO 2020

Nonostante il blocco del Covid-19, le concentrazioni atmosferiche di gas a effetto serra hanno continuato a salire. Il pianeta, a causa della lunga durata della Co2 nell’atmosfera, sarà quindi costretto ad un ulteriore riscaldamento per molte generazioni. E i guai non finiscono qui: secondo il rapporto dell’Organizzazione Onu, “c’è almeno una possibilità su 5 che da ora al 2024 l’aumento della temperatura superi temporaneamente la fatidica soglia di 1,5° C dell’accordo di Parigi”.

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2020 TRA I TRE ANNI PIÙ CALDI DI SEMPRE

Quel che è certo è che le colonnine di mercurio hanno segnato record continui di anno in anno e che il decennio 2011-2020 è stato il più caldo in assoluto mai registrato. Basti pensare che, in questi dieci anni, sei, a partire dal 2015, sono nelle prime sei posizioni di sempre. Le temperature molto alte stanno avendo un impatto anche sul calore degli oceani che quest’anno ha registrato “livelli mai visti”. “Oltre l’80% dell’oceano globale – si legge nel rapporto – ha subito un’ondata di caldo marino durante il 2020, con ripercussioni diffuse per gli ecosistemi marini che già soffrono di acque più acide a causa dell’assorbimento di anidride carbonica (Co2)”.

SURRISCALDAMENTO CLIMATICO

Sull’onda di questi dati allarmanti il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato: “L’umanità sta dichiarando guerra alla natura, questo è un suicidio. L’anno prossimo abbiamo l’opportunità di arrestare la distruzione e iniziare la guarigione. La ripresa dal Covid e il risanamento del nostro pianeta devono essere due facce della stessa medaglia“.

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