Eco-stilisti: 10 storie di successo

Disegni semplici e originali, materiali naturali, uno sguardo all'arte contemporanea. Ma c'è anche chi fa abiti dagli scarti industriali e agricoli

stilisti ecosostenibili
Senza andare a rincorrere la moda, e senza correre il rischio di ritrovarsi nel campo della falsa sostenibilità, dove tutto sembra green, esistono ormai nuove generazioni di eco-stilisti. Come si riconoscono? Per i materiali, certo, tutti naturali, ma anche per la capacità di produrre abiti e accessori riciclando materiali destinati a diventare rifiuti. Avanzi di stoffe, sacchi e reti per gli agrumi recuperati dalla filiera agroalimentare, e perfino foglie delle piante di banana. Ecco 10 storie da approfondire. 

Laura Strambi

Stilisti ecosostenibili: 10 storie di successo

Photo Credit | laurastrambi.com/it

Stilista che coniuga la qualità dell’abbigliamento al rispetto per l’ambiente. Il brand si caratterizza per lo stile minimal e il design pulito ai quali si affianca una forte identità femminile. La collezione – sia di capi che di accessori – è totalmente eco-friendly e made in Italy. Per una moda green, ecosostenibile e che lascia intravedere il suo obiettivo: l’importanza di preservare l’ambiente per le generazioni che verranno.

Tiziano Guardini

Stilisti ecosostenibili: 10 storie di successo

Photo Credit |www.tizianoguardini.com

 

Abiti di tessuti non tessuti, che intrecciano completamente a mano materiali come foglie, cortecce e aghi di pino. Il suo progetto punta ad utilizzare tecnologie avanzate che mirano ad azzerare le emissioni di CO2. La sua, è una donna che nei suoi abiti sostituisce il raso e lo chiffon ai tessuti organici, per la produzione di abiti ecosostenibili e cruelty free. “La Natura come punto di partenza e di arrivo, mantiene intatte tutte le sue caratteristiche trasformandosi in un Prodotto lusso e contemporaneo, impalpabile e materico al tempo stesso“, si legge sul sito ufficiale.

Giuseppe Buccinnà

Stilisti ecosostenibili: 10 storie di successo

Photo Credit | www.giuseppebuccinna.eu

 

Tra gli stilisti ecosostenibili del momento, anche Giuseppe Buccinnà crea una moda attenta alla realtà e alla sua mutabilità, ispirandosi all’arte contemporanea. La sostenibilità guida tutto il processo produttivo, e sottintende l’assoluto rispetto per i lavoratori e l’ambiente. La produzione avviene totalmente in Italia, in collaborazione con fornitori selezionati per la loro affidabilità e sensibilità ecologica. Capi di alta qualità, design e responsabilità ambientale sono i punti cardine che il brand mira a garantire.

Alessandra Micolucci

Stilisti ecosostenibili

Photo Credit | www.alessandramicolucci.com

Abiti ricavati dalla frutta per questa giovane stilista ecosostenibile veneziana che ricava le fibre dei suoi abiti direttamente dalle piante di banana. Alessandra ha ripreso l’impiego delle banane ad uso tessile dall’Oriente, e le ha utilizzate per creare tessuti e filati morbidi e di alta qualità, con i quali dare vita a capi rigorosamente realizzati a mano.

Margherita Francesca e Giulia Paglia

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Photo Credit | Facebook.com/PagliaMilano/

 

Margherita, Francesca e Giulia Paglia sono tre sorelle milanesi che hanno dato il via a queste creazioni ecosostenibili, realizzate con gli scarti delle grandi aziende che diventano stoffe bellissime, impiegate per realizzare giacche, camicie, spolverini e pantaloni. Del loro lavoro non si butta niente, dato che gli scarti della loro produzione vengono a loro volta riutilizzati per realizzare accessori ecosostenibili come spille, cinture e clips.

Gilberto Calzolari

moda sostenibile

Photo Credit | www.gilbertocalzolari.com

Quando gli stilisti ecosostenibili incontrano il riciclo. E’ il caso di Gilberto Calzolari, fermo sostenitore del fatto che esista un modo diverso di creare moda. Una moda che sia glamour ma non si dimentichi di prendersi cura dell’ambiente. Per le sue creazioni utilizza tessuti quali il poliestere SEAQUAL derivato dalla plastica recuperata dal mare o il Nylon EVO, estratto dai semi della pianta di ricino; ricicla materiali insoliti come sacchi di juta, tulle proveniente dalle reti per il confezionamento degli agrumi; si avvale di imbottiture realizzate con fibre riciclate al 100% da bottiglie in PET.

Niccolò Chiuppesi

bennu

Photo Credit | Facebook BENNU

 

Lui si chiama Niccolò Chiuppesi, e nel Febbraio del 2021 decide di fondare BENNU, il suo brand che punta a “recuperare dal passato per proteggere il futuro”. Le sue esclusive collezioni di blazer sartoriali – ognuno dei quali rappresenta un pezzo unico e numerato – nascono dalle ricerche nei magazzini e tra i stock di capi invenduti. I capi del marchio fondono la tradizione sartoriale italiana con l’impegno di rappresentare il cambiamento che caratterizza il nostro tempo.

Flavia Amato

Stilisti ecosostenibili: 10 storie di successo

Photo Credit | Facebook Malìa – natural couture lab

 

Il suo sogno era quello di “creare un atelier, dove unire le mie passioni per la salute, il biologico e la moda, fondendole con la manifattura artigianale ed uno stile accattivante”. E lo ha fatto. Dall’amore per la moda di Flavia Amato è nato, nel 2016, Malìa Lab. Una sartoria biologica nella quale la modellista e designer di abbigliamento calabrese realizza e  confeziona capi di abbigliamento all’insegna di eticità e sostenibilità. Capi che rispettano il benessere del corpo e dell’ambiente, lontani dal consumismo e capaci di diventare di tendenza.

Blazé Milano

Stilisti ecosostenibili: 10 storie di successo

Photo Credit | Facebook BLAZÉ MILANO

Si chiamano Corrada Rodriguez d’Acri, Delfina Pinardi e Sole Torlonia, e sono le fondatrici di Blazé Milano. Le creatrici del Brand sostengono da sempre la versatilità del blazer come capo di abbigliamento intramontabile e sono consapevoli, come hanno dichiarato, di avere una forte responsabilità nonostante il fatto di essere un brand di nicchia: “quella di mostrare come un’altissima qualità e un design raffinato possano perfettamente coesistere con un approccio totalmente eco-sostenibile”. Hanno da poco lanciato Blazé Atelier, servizio su ordinazione di capi unici e personalizzati, progettati per durare nel tempo. Inoltre, insieme ad Arizona Muse, hanno firmato una capsule collection eco-sostenibile.

Giuditta Tanzi

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Photo Credit | garbage-core.com

 

Per gli abiti e gli accessori del suo brand, Garbage Core, che ha fondato nel 2019, Giuditta Tanzi utilizza esclusivamente tessuti di seconda mano. La sua visione della moda è indirizzata verso l’upcycling. E difatti, le idee per i suoi capi le vengono dai vestiti usati che trova. Vestiti che associa tra di loro, che scuce e che smonta per trasformarli in qualcosa di totalmente nuovo e unico. E, naturalmente, fatto a mano. Quando l’espressione creativa e sostenibilità coesistono.

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