Una scuola che, con il suo progetto, sfida a tutto campo le chiusure imposte dal coronavirus e propone un percorso educativo, intitolato “la scuola che cammina”, che potrebbe diventare un format da seguire in tante scuole.
ISTITUTO BENCI
Siamo all’Istituto Benci, nel cuore del centro storico di Livorno, dove sono iscritti 400 bambini (raddoppiano se si considera l’intero circolo didattico), dei quali l’80 per cento sono stranieri. Una scuola aperta per definizione, con reti lunghe sul territorio dove è insediata e con un ottimo livello di integrazione tra alunni italiani e stranieri. Una scuola dove non si spreca nulla.
LA SCUOLA CHE CAMMINA
Il progetto “La scuola che cammina” prevede lezioni itineranti dei bambini, all’interno di un unico percorso formativo. La scuola si apre all’esterno e offre agli alunni di conoscere spazi evocativi per la loro formazione. Non c’è solo il rapporto con la natura, con passeggiate nei boschi e all’aria aperta, ma anche visite ai musei, alle botteghe artigiane, ai luoghi dove hanno sede le istituzioni.
I PERCORSI DELLA SCUOLA CHE CAMMINA
L’Istituto Benci, per realizzare il progetto “La scuola che cammina” ha siglato un accordo con l’amministrazione comunale, alcune associazioni sul territorio, i Carabinieri, la Comunità di Sant’Egidio, l’istituto musicale Mascagni. In base a questa intesa, i bambini faranno percorsi legati alla legalità, al volontariato, all’educazione civica, alla cura dell’ambiente e al corretto uso di strade e marciapiedi.
Il progetto “La scuola che cammina” è in concorso per il Premio Non Sprecare 2021, nella sezione “Scuole”. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.
L’immagine di copertina è tratta dalla pagina Facebook dedicata al progetto.
I PROGETTI IN CONCORSO PER IL PREMIO NON SPRECARE 2021:
- L’avvocato di strada, mille volontari che regalano l’assistenza a chi non può permettersi la parcella di un avvocato
- Casa della Carità: il ritrovo dei nonni
- Biorfarm: la prima azienda agricola digitale