Ciclisti e sicurezza: l’Italia è maglia nera in Europa

I politici si fanno pubblicità andando in bici, ma i soldi per le piste sono bloccati. Ogni anno muoiono quasi 300 ciclisti nelle nostre città a causa della scarsa sicurezza dei percorsi.

INCIDENTI IN BICICLETTA ITALIA –

Va sempre più di moda, per i politici, mostrarsi in bicicletta per guadagnare consensi e popolarità con il volto della normalità. Dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, al ministro Graziano Delrio che il primo giorno da responsabile del dicastero delle Infrastrutture si è presentato in ufficio in bici. Bene. Sono buoni esempi, ma i fatti? I fatti ci dicono che l’Italia ha la maglia nera per incidenti in bicicletta: colpa di automobilisti indisciplinati, ma anche delle piste che, specie nei centri urbani, non sono ancora in sicurezza. Ogni anno quasi 300 italiani muoiono in bicicletta, e quasi sempre si tratta di giovani. Eppure la mobilità in bicicletta guadagna sempre più posizioni, e ormai è consolidato anche in Italia il sorpasso delle vendite di due ruote rispetto a quelle di automobili.

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SICUREZZA STRADALE PER I CICLISTI –

I comuni si lamentano, dicono che non ci sono i fondi per investire in questo settore. E dal governo mancano stanziamenti ad hoc. Adesso sono disponibili, per esempio, 17 milioni di euro che potrebbero essere sbloccati. E sono proprio nelle mani del ministro Delrio che ha mostrato di amare la bicicletta. Dunque li sblocchi, e consenta alle amministrazioni comunali, anche in deroga al patto di stabilità, di investire nella sicurezza dei cittadini che scelgono la bici come mezzo di trasporto. Intanto ai nostri  lettori suggeriamo di dare uno sguardo al sito www-piste-ciclabili.com dove possono trovare tutti i percorsi sul loro territorio, regione per regione.

PER APPROFONDIRE: TheBikeShieldApp, l’applicazione per la sicurezza in strada di ciclisti e motociclisti

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