Fertilità: l’età influisce anche negli uomini

Dopo i 40-45 anni diminuiscono qualità e quantità degli spermatozoi. E l'età incide in modo particolare sulla fecondazione assistita.

fertilità maschile come influisce l'età

Anche per gli uomini l’età conta ai fini della fertilità e può influire fino a fare sprecare l’occasione più importante della vita: avere un figlio. In particolare, una recente ricerca scientifica ha confermato in modo chiaro che l’età dell’uomo incide sul successo riproduttivo specie nel caso della fecondazione assistita.

Come sappiamo, l’andropausa, analoga alla menopausa, non esiste, ma la fertilità maschile cambia, e in modo anche netto, con l’avanzare dell’età.

Innanzitutto dopo i 35-40 anni diminuiscono qualità e quantità degli spermatozoi, ma non solo: si riduce la loro motilità, ovvero la capacità di muoversi e la morfologia (cioè la loro forma), con un aumento degli errori nella replicazione del Dna che si traduce in un aumento del rischio di aborto. A ciò si aggiunge il progressivo calo di testosterone e la riduzione della motilità spermatica.

Inoltre, con l’avanzare dell’età aumenta significativamente il rischio di frammentazione del DNA degli spermatozoi, un danno che compromette ulteriormente la capacità fecondante.

La scienza ha stabilito la forchetta dell’età giusta per una donna, durante la quale avere un figlio. Ma per quanto riguarda gli uomini, le coppie con partner maschili di età superiore ai 45 anni possono impiegare molto più tempo per ottenere una gravidanza, e inoltre l’età avanzata del padre aumenta i rischi di disturbi, anche seri, dello sviluppo neurologico (in primo luogo autismo e schizofrenia) e altri tipi di malformazioni genetiche.

Uno studio del giugno 2025 pubblicato sulla rivista scientifica Human Reproduction ha dimostrato che l’età dell’uomo influisce sulla fertilità e sugli esiti riproduttivi, anche nel caso della fecondazione assistita con ovociti giovani.

Gli uomini oltre i 45 anni possono impiegare fino a 5 volte più tempo rispetto ai più giovani per ottenere una gravidanza. I risultati più importanti della ricerca, che ha suddiviso i partecipanti in due gruppi (di età inferiore e superiore ai 45 anni), esaminando 1.712 cicli di fecondazione assistita eseguiti in Italia e in Spagna, sono stati i seguenti:

• I tassi di aborto spontaneo erano significativamente più alti nei padri oltre i 45 anni (23,8 per cento rispetto al 16,3 per cento nei più giovani).

• I nati vivi erano meno frequenti nei gruppi con uomini più anziani (35,1 rispetto al 41 per cento)

Questo studio è l’ennesima conferma scientifica che la vecchia idea secondo cui “gli uomini possono essere fertili, nello stesso modo, a qualsiasi età” è priva di fondamento.

In realtà anche negli uomini esiste un orologio biologico, e la fertilità e gli esiti riproduttivi tendono a peggiorare con l’avanzare dell’età, in particolare oltre i 45 anni. Tutti elementi da tenere presente per non sprecare la gioia della paternità.

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