FACELIA PER API –
Per la prima volta gli agricoltori italiani hanno aderito, convinti e uniti, a un progetto comune per fermare la strage delle api. Ovvero un fenomeno che sta danneggiando seriamente il nostro equilibrio ambientale, la biodiversità e la stessa produzione agricola.
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IL PROGETTO PER SALVARE LE API –
Siamo in Emilia, nella campagna di San Lazzaro di Savena, e da qui è partito un progetto, sponsorizzato dalla Coldiretti che, auguriamoci, potrebbe espandersi anche in altre zone agricole italiane. Il piano è semplice e chiaro. La Sis (Società italiana sementi), controllata dai Consorzi agrari, regala a tutti i coltivatori di mais una partita di semi di facelia, un fiore di colore viola che può essere decisivo nella lotta contro l’estinzione delle api.
I BENEFICI DELLA FACELIA PER LE API –
La facelia, infatti, è una pianta molto nutriente per le api: 150 di loro si possono cibare contemporaneamente di una sola facelia. Con un effetto positivo sulla qualità e sulla quantità del miele che poi si ricava. Tra l’altro, parliamo di una pianta davvero emozionante per la bellezza dei suoi fiori, un viola intenso e forte.
Tornando all’accordo con i produttori di mais, in cambio dei semi ricevuti gratuitamente, i coltivatori si impegnano a destinare un ettaro su dieci alla coltivazione della facelia. Il progetto è partito alla fine di maggio, quando la facelia inizia a fiorire (e poi va avanti fino a tutto luglio) e i risultati già si vedono: nei campi emiliani tornano gli sciami di api.
Infine, nel piano salva api non si spreca davvero nulla. Quando la facelia si esaurirà , allora si userà come sovescio, ovvero come concime naturale, al posto dei prodotti chimici. E anche questo è uno straordinario risultato da nuova economia circolare.