Engie: il progetto che mette insieme cibo ed energia

Si chiama agro-fotovoltaico: pannelli solari sui suoli dove si coltiva. Meno sprechi e più efficienza per entrambe le produzioni. Il parco più grande in Sicilia

ENGIE METTE INSIEME LA PRODUZIONE DI CIBO E DI ENERGIA

Engie, una delle principali aziende energetiche a livello globale, ha sviluppato un progetto all’avanguardia che unisce la produzione di energia solare fotovoltaica all’agricoltura sostenibile: l’agro-fotovoltaico. Questa innovativa soluzione mira a massimizzare l’utilizzo del suolo, consentendo la produzione simultanea di cibo e di energia pulita.

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AGRO-FOTOVOLTAICO

L’agro-fotovoltaico consiste nell’installazione di pannelli solari fotovoltaici sopra i terreni agricoli, sfruttando lo spazio disponibile in modo efficiente. Questa soluzione offre vantaggi significativi, combinando la produzione di energia rinnovabile con l’agricoltura sostenibile. I pannelli fotovoltaici forniscono ombra e riducono l’evaporazione dell’acqua, favorendo la coltivazione di piante adattate all’ombra. Allo stesso tempo, i pannelli solari generano energia pulita, riducendo la dipendenza dalle fonti di energia tradizionali.

Il modello agro-fotovoltaico ha numerosi vantaggi. Innanzitutto, consente un uso efficiente del suolo, combinando la produzione di energia rinnovabile con la produzione di cibo. Questo approccio può contribuire a ridurre la pressione sulla terra agricola e a preservare le risorse naturali. Inoltre, l’ombreggiatura fornita dai pannelli solari può ridurre la temperatura del suolo, limitando l’evaporazione dell’acqua e favorendo la crescita di colture resistenti all’ombra. Infine, l’energia solare prodotta può essere utilizzata per alimentare le operazioni agricole o essere immessa nella rete elettrica locale. Il più grande parco agro-fotovoltaico in Italia è stato inaugurato nel maggio del 2023 da Engie in Sicilia: si trova a metà strada tra Marsala e Mazara del Vallo, si estende su un’area di 115 ettari e ha una capacità di 66 Mw. Nei campi crescono viti, ulivi, mandorle e piante aromatiche. E adesso si produce anche energia pulita

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