Antonio Pelosi è un noto albergatore, che vive e lavora a Roma, quando, nel 2007 rischia la vita per un grave incidente stradale in motocicletta. Si salva, miracolosamente, ma deve fare i conti con un lungo periodo di riabilitazione, durante il quale matura la sua idea: creare un albergo completamente nuovo, dove lo staff è formato da professionisti del settore che lavorano insieme con giovani ragazzi colpiti da grave disabilità. Ovvero la sindrome di Down, la sindrome X Facile e anche esiti da post coma.

Il progetto nasce dopo che Antonio Pelosi ha conosciuto e studiato una struttura ricettiva piemontese analoga (l’Albergo Etico di Asti), alla quale si è ispirato per il suo hotel. Oggi l’Albergo Etico di Roma è una realtà molto affermata nel settore dell’accoglienza della capitale, con 18 camere in un vecchio edificio del primo Novecento a piazzale Flaminio, in pieno centro, a due passi da piazza del Popolo. L’Albergo fino a poco tempo fa ospitava l’Istituto delle Nostre Figlie della Misericordia, mentre adesso è un luogo dove diversi disabili lavorano alla reception, nelle pulizie, al ristorante e al bar, sotto la guida di tutor professionali, e con tanta voglia di non sprecare nulla della propria vita, anche tra tante difficoltà, e di avere l’opportunità di una formazione, di un lavoro e anche di una crescita personale.
(Immagine in evidenza e a corredo del testo tratte dalla pagina Facebook dell’Albergo Etico Roma)
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