Il fotolibro che racconta lo scempio della plastica in mare

Il progetto si chiama Do you sea? ed è firmato dall’artista italo-turca Selen Botto. Le immagini dei rifiuti sono sovrapposte agli scatti sulle spiagge

La plastica come fonte di ispirazione artistica e di denuncia. Il grande spreco di questo materiale che rappresenta il 95 per cento dei rifiuti del Mar Mediterraneo diventa una sequenza di immagini molto più efficaci di qualsiasi denuncia.

DO YOU SEA?

Il progetto si chiama Do you sea? con un gioco di parole che evoca il mare ma anche il nostro complice silenzio di fronte a quello che non possiamo non vedere, ed è realizzato dalla giovane fotografa italo-turca Selen Botto, classe 1992. Selen è andata in giro lungo le coste del Mediterraneo, lungo le spiagge o sulla riva, a raccogliere plastica e microplastica, rifiuti che ha poi ha sovrapposto ai suoi scatti. Creando così immagini molto efficaci (“tragicomiche” le definisce l’artista”), autentiche scene dal vivo, sull’inquinamento marino.

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SELEN BOTTO

Selen vuole arrivare alla pubblicazione di un fotolibro con le immagini raccolte attraverso il suo lavoro sul campo. E per questo ha lanciato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Verkami https://www.verkami.com/locale/it/projects/33241-do-you-sea. Il libro è realizzato in collaborazione con Adriàn Beltràn, Mati Marti e Jorge Alamar, che ha scritto un testo in chiusura.

Il progetto è candidato al Premio Non Sprecare 2022, nella sezione “Startup”. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.

Fonte immagini: Instagram

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