Strage degli asini per la medicina cinese

Cinque milioni di esemplari ogni anno vengono scuoiati per produrre l’ejiao, usato in medicina e nella cosmetica. Arrivano dai paesi poveri dell’Africa, dove sono preziosi per i trasporti interni.

In Italia li usiamo anche per curarci, ma nel mondo gli asini sono diventati le vittime di una vera strage silenziosa. Vengono uccisi e scuoiati per ricavare dalla loro pelle l’ejiao, uno degli ingredienti più usati dalla medicina popolare cinese.

STRAGE DI ASINI

I medici cinesi sono convinti che grazie alle pelle dell’asino si possano fare delle cure terapeutiche per migliorare la circolazione del sangue,  e curare mal di testa, vertigini, insonnia, tosse. Tutte cose che non hanno avuto alcuna conferma sul piano scientifico come la tesi in base alla quale l’ejiao rallenti l’invecchiamento delle cellule.  Intanto la domanda di pelle di asini in Cina è esplosa e il fabbisogno annuale è salito a cinque milioni di animali all’anno.

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ASINI E MEDICINA CINESE

Gli asini scuoiati sono entrati a far parte delle sostanze usate non solo dalla medicina, ma anche dalla cosmetica cinese. E una spinta a questo consumo è arrivata in seguito alle serie televisive nelle quali le donne fanno ricorso all’ejiao. Dei cinque milioni di asini che servono, due arrivano dal mercato interno, mentre gli altri sono forniti da pesi poveri, innanzitutto africani. Nigeria, Mali, Sudafrica, Tanzania, Lesotho. Qui esiste un vero mercato nero basato sul massacro degli asini, che nessuno sembra intenzionato a fermare, Nonostante denunce molto circostanziate, come quelle fatte dalla Ong britannica The Donkey Sanctuary. Tra l’altro, in questo modo si privano gli africani della possibilità dell’onoterapia, molto diffusa nel mondo occidentale , e di un mezzo di trasporto e di aiuto nei valori agricoli.

Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook della Ong The Donkey Sanctuary

QUANDO GLI ANIMALI CI CURANO:

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