DIRITTI DELLE BALENE
Anche le balene hanno i loro diritti, finalmente riconosciuti sul piano giuridico e non soltanto con le declamazioni degli ambientalisti. Le comunità di quattro paesi (Nuova Zelanda, Tahiti, Tonga e Isole Cook) hanno firmato un trattato inedito, con il quale le balene vengono dotate di uno status giuridico analogo a quello delle parsone umane. Con i relativi diritti. Sembra una provocazione, ma riconoscere le balene sul piano giuridico è un modo molto concreto per costringere i governi più interessati alla loro sopravvivenza, a prendere i provvedimenti necessari contro le quattro cause che mettono a rischio la vita delle balene. La crisi climatica, per colpa della quale le balene devono cambiare la loro rotta migratoria, alla ricerca di nuovo cibo. Le collisioni con le navi di grandi dimensioni. Le reti da pesca nelle quali le balene restano impigliate. L’inquinamento acustico, dovuto per esempio alle trivellazioni in mare. Il risvolto pratico dei diritti giuridici riconosciuti alle balene, è che i governi potranno stanziare dei fondi ad hoc per la loro protezione e multare chiunque mette a rischio la loro sopravvivenza, a partire dalle navi che non prevedono sistemi di sicurezza per evitare di travolgere i cetacei durante la navigazione.
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Le balene, ricordiamolo, non sono soltanto dei bellissimi animali. Ma hanno anche una funzione centrale nell’equilibrio dell’ecosistema marino. Ingeriscono e digeriscono grandi quantità di prede ricche di carbonio, e così ne immagazzinano enormi dosi, più degli stessi alberi. Uno studio neozelandese del 2022 ha paragonato la presenza delle balene a una gigantesca foresta in mare. Infine, sono ancora le balene che con le loro deiezioni ricche di ferro alimentano l’ambiente marino.
COSA SAPERE SULLE BALENE: