Una delle difficoltà legate al lancio e all’utilizzo delle auto elettriche è connesso ai problemi di ricarica. Non solo la mancata standardizzazione delle colonnine, ma soprattutto il lungo tempo necessario per la ricarica e la mancanza di autonomia delle batterie sono gli ostacoli principali che stanno rallentando la diffusione delle vetture a emissioni zero.
La ricerca tecnologica, comunque, avanza e una recente proposta potrebbe rivoluzionare il settore e rendere decisamente più semplice il rifornimento di energia. Si tratta della realizzazione di strade elettrificate: è questa la proposta dei ricercatori della Toyohashi University of Technology in Giappone (TUT), che hanno pensato di eliminare le pesanti batterie delle auto elettriche attraverso un sistema che trasmette energia dalla strada ai pneumatici.
In pratica, le vetture elettriche si ricaricano attraverso una placca di metallo posizionata al centro della strada. Un ruolo fondamentale è svolto dai pneumatici, all’interno di cui sono inserite particolari cinghie di metallo in grado di “dialogare” con la placca e di trasmettere elettricità rifornendo le batterie dell’auto.
Al momento, sebbene l’idea sia molto interessante, i risultati degli esperimenti hanno frenato gli entusiasmi. All’interno del circuito infatti viene dissipata “meno del 20% della potenza trasmessa”, in altre parole, come ammettono gli stessi ricercatori, la perdita di energia sarebbe “molto più alta rispetto alle normali batterie in uso”.
Oltre a questo c’è poi un problema di interferenze: John Boys dell’Università di Auckland in Nuova Zelanda, ha fatto notare come le placche di metallo sulla strada avrebbero bisogno di 50.000 volt di potenza per alimentare la vettura e come a tale livello di energia si produrrebbe un grande campo magnetico «che potrebbe creare significative interferenze con gli impianti elettrici».
Il progetto rimane da sviluppare, ma rappresenta un’importante innovazione per una diffusione della mobilità sostenibile a più ampio raggio.
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