Come prendere l’abitudine a camminare

Dal mattino alla sera: piccoli trucchi per imparare un’attività fisica che fa molto bene. E aiuta anche a scoprire nuovi luoghi

COME PRENDERE L’ABITUDINE A CAMMINARE

COME PRENDERE L’ABITUDINE A CAMMINARE

Camminare può diventare un’abitudine, preziosa per la nostra salute fisica e mentale, mettendo insieme alcuni piccoli gesti, semplici comportamenti. Una volta sommati ed entrati nel nostro stile di vita, camminare sarà quasi un gesto meccanico. Per andare al lavoro, per portare il cane a passeggio, per fare una commissione. O anche durante la pausa pranzo o dopo cena, quando abbiamo voglia di distenderci.

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AL MATTINO

Si tratta solo di vincere una naturale forma di pigrizia. E afre delle scelte. Per esempio, se è possibile, andare a scuola o al lavoro a piedi, almeno per una parte del percorso. Oppure farsi carico dei bisogni del cane e portarlo fuori a inizio giornata.

A METÀ GIORNATA

Qualsiasi momento della pausa pranzo, dal lavoro, dallo studio, è una buona occasione per fare una passeggiata. Non preoccupatevi troppo del tempo, e scegliete di occupare il vostro tempo libero all’aria aperta. Lontano dalla scrivania e dal computer.

LA SERA

La camminata serale può avere diversi momenti. Quando rientrate a casa, lasciate l’auto (o il motorino) a una certa distanza da casa, proprio per camminare. Stessa cosa se prendete un mezzo pubblico: scendete almeno una fermata prima della vostra, e passeggiate fino a casa. Poi c’è la camminata dopo cena, anche in questo caso se avete un cane il gesto può essere più facile. Camminare dopo cena, anche solo per un quarto d’ora, garantisce una buona digestione e vi prepara al meglio per una bella dormita. Fare due passi dopo cena ha un’efficacia cardiovascolare e neuropsicologica.

A QUALSIASI ORA

Cercate di camminare sempre, a qualsiasi ora. E scegliete un target: per esempio i canonici 5 mila passi al giorno. Se dovete fare un acquisto, non cercate di parcheggiare l’auto davanti al negozio, ma scegliete di fare quattro passi. Stessa cosa per raggiungere il luogo di un appuntamento. E ogni volta che entrate in un palazzo, anche se c’è l’ascensore, come è molto probabile, preferite salire le scale a piedi.

NEL FINE SETTIMANA

Il fine settimana è un periodo ideale per andare a camminare negli spazi verdi, per esempio nei parchi. Ci sono in tutte le città, e se mancano, raggiungete quello più vicino in auto. E poi vi abbandonate a una bella passeggiata, anche lunga. Sarà anche una buona occasione per liberare il cervello da pensieri oscuri e negativi.

IN VACANZA

Qualsiasi sia il vostro luogo per le vacanze, mare, montagna o campagna, comprendete sempre nei programmi anche una camminata quotidiana. Scoprirete che camminare è un piacere e non un dovere. E lo farete con più entusiasmo e continuità.

IN COMPAGNIA

Camminare in compagnia è una soluzione che rende la vostra abitudine più facile da conquistare e da consolidare. Ed è anche un modo per vedere le persone, coltivare le relazioni umane, non restare schiacciati dal presentismo e dalla fretta che distrugge tutto. Anche il piacere di stare con un amico. Infine, camminare insieme agli altri vi darà più determinazione e più voglia quando siete vittime di una crisi di pigrizia.

PER SCOPRIRE NUOVI LUOGHI

Camminare è anche uno dei modi migliori per scoprire nuovi luoghi. E farlo piedi, e non sempre in auto. Immaginate di andare a visitare un borgo che non conoscete: vi basterà parcheggiare l’auto, ovviamente a una buona distanza dal centro abitato, e fare tutto il percorso a piedi, comprese le visite nei palazzi e nelle chiese. Sempre e solo camminando.

PERCHÉ È IMPORTANTE CAMMINARE

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