Coronavirus: Colonnello dell’Esercito dona il suo stipendio alla città di Aversa

Valentino De Simone, di stanza a Roma ma aversano doc, ha deciso di devolvere il suo stipendio alla cassa della città: per fare la spesa o acquistare medicine per le famiglie in difficoltà. Fino alla fine dell'emergenza

Colonnello dona il suo stipendio per emergenza

Un uomo delle istituzioni, Valentino De Simone: Colonnello dello Stato Maggiore nato ad Aversa, in provincia di Caserta, ha dovuto lasciarla presto per via della scelta di vestire la divisa dell’Esercito Italiano. Oggi in forza a Roma, è rimasto legatissimo alla sua città natale anche per motivazioni familiari e storiche e proprio per questo, in un momento difficile per tutto il mondo e per il paese, quando si è trattato di rispondere alle richieste di aiuto e sostegno non si è tirato indietro.

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COLONNELLO DONA IL SUO STIPENDIO PER EMERGENZA

Per fare fronte alle situazioni di difficoltà di molti concittadini, infatti, il Colonnello De Simone ha deciso di devolvere il suo stipendio all’ospedale della città campana, o comunque di metterlo a disposizione per tutte le esigenze e le strutture che ne avessero bisogno. Per farlo ha scelto una forma intima, senza proclami né pubblicità: ha scritto una lettera al sindaco di Aversa, Alfonso Golia, sottolineando sia la sua vicinanza alla città, sia soprattutto il senso di appartenenza alla comunità.

Nella lettera, assolutamente personale, si sottolinea il ruolo importante che l’Esercito Italiano sta avendo nel pieno dell’emergenza Covid-19, lavorando a stretto contatto con la Protezione Civile e le unità operative ospedaliere, prevenendo il sovraccarico degli ospedali e approntando, come nel caso, tra gli altri, di Piacenza, Crema e Lodi, ospedali da campo e presidi sanitari utilizzabili e funzionali. Non solo, su tutto il territorio le misure di contenimento del virus necessitano di un dispiegamento di forze per il controllo degli spostamenti e delle città, o unità di medici e infermieri di supporto al personale già utilizzato dalle aziende sanitarie. Senza dimenticare le infrastrutture che sono state messe a disposizione circa 3480 posti letto per trascorrere i periodi di quarantena dopo le dimissioni dall’ospedale.

Per questo De Simone non ha fatto altro che rappresentare in pieno ciò che serve per uscire fuori da questa crisi al più presto: unità, solidarietà, spirito di fratellanza. Lo ha fatto con il suo lavoro quotidiano ma anche con un aiuto economico, che, come ha fatto sapere nella lettera al sindaco, sarà devoluto, concordando le modalità di volta in volta, fino alla fine dell’emergenza, a seconda delle necessità della città.

Il sindaco, dal canto suo, lo ha chiamato per ringraziarlo, sottolineando come ogni centesimo donato servirà a tamponare situazioni emergenziali, per fare la spesa alle tante famiglie in difficoltà, comprare medicinali o altri beni di prima necessità, gestendo di volta in volta il denaro insieme alla Croce Rossa della città.

(Immagine in evidenza tratta da casertace.net)

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