CINEMARENA AFRICA
Le difficoltà del deserto, le violenze subite in Libia, la traversata in mare. Un progetto, avviato dal ministero degli Esteri e dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo Sviluppo (Aics), ha organizzato una carovana per far sapere ai potenziali migranti provenienti dall’Africa che cosa li aspetterà durante il viaggio. Si tratta della nuova edizione di ‘Cinemarena’ che porterà il cinema in 200 villaggi africani tra Senegal, Costa d’Avorio, Nigeria, Guinea, Gambia e Sudan. L’obiettivo è sensibilizzare coloro che si stanno per mettere in cammino verso l’Europa sui rischi della migrazione irregolare e sulle reali prospettive che li aspettano nel Vecchio Continente. Il tutto grazie al cinema che, in questi luoghi remoti, riesce a creare straordinarie occasioni di aggregazione e sensibilizzazione sociale.
LEGGI ANCHE: A Roma un’associazione mette in contatto cittadini e migranti per abbattere il muro della diffidenza (foto)
RISCHI DELLE MIGRAZIONI
La carovana è partita il 20 settembre dal Senegal a bordo di un camion 4×4, equipaggiato di maxischermo e impianto fotovoltaico che le consente l’utilizzo dell’energia solare per oltre 4 ore di proiezione. Il programma prevede, oltre alla sensibilizzazione sui rischi della migrazione irregolare, anche i classici di animazione e del cinema muto. Inoltre a questo pubblico d’eccezione sarà data la possibilità di partecipare a workshop e a spettacoli teatrali. Attività che consentono agli organizzatori di capire le ragioni per le quali le persone migrano. Conoscere meglio le motivazioni, infatti, è un modo per comprendere quali sono le aspettative che spesso, una volta arrivati in Europa, si tramutano in cocenti delusioni. In questo modo è possibile illustrare ai futuri migranti le reali potenzialità che esistono in Italia e nel Vecchio Continente, e parallelamente aiutarli a capire come dar seguito alle loro aspirazioni in Africa.
CINEMA E IMMIGRAZIONE
Le clip sono di forte impatto e sono realizzate da ‘Aware Migrants‘, una campagna di informazione sviluppata dal Ministero dell’Interno in collaborazione con l’Ufficio di Coordinamento Organizzazione internazionale per le migrazioni. Le pellicole infatti raccontano, attraverso la viva voce di migranti che hanno già intrapreso il viaggio, la difficile traversata per arrivare in Europa. Inoltre gli operatori realizzano nei villaggi delle piccole clip che hanno per protagonista la popolazione locale che contribuisce attivamente allo spettacolo e al processo “educativo”. Scopo dell’iniziativa, come spiegano i promotori, non è tanto quello di dissuaderli a partire ma metterli nelle condizioni di poter prendere una decisione “libera e consapevole”.
Le foto sono tratte dal sito dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.
CASI POSITIVI DI INTEGRAZIONE
- In Grecia c’è una libreria dedicata ai migranti che va in giro su “quattro ruote” (foto)
- Bolzano, nell’Orto Salewa i migranti si integrano imparando la coltivazione biologica
- Migranti morti nel Mediterraneo, siamo a 2108 da gennaio. La strage non vi fa orrore?
- Migranti pasticceri, il progetto che aiuta ragazzi con fragilità psicologica e disturbi alimentari