Anobii: la piattaforma per condividere i libri

Un milione e mezzo di lettori, in tutto il mondo, condividono con lo smartphone le proprie letture. E scrivono recensioni, fanno commenti, chiedono consigli e suggerimenti. Una bella spinta per la lettura

Anobii

Anobii è uno dei social più interessanti al mondo per chi ama la lettura. Il nome deriva dal latino Anobium punctatum (letteralmente: Il tarlo della carta), e la piattaforma è stata creata nel 2006 a Hong Kong da Greg Sung. Il funzionamento del social è molto semplice e diretto: ci si iscrive (gratuitamente), si dichiarano le proprie preferenze e in quale lingua si legge. A questo punto si scelgono i libri e si procede con l’acquisto. Ma la piattaforma consente anche di scrivere piccole mini-recensioni, far parte di qualche gruppo per commentare libri e argomenti di interesse comune, leggere il blog con tutte le novità. In questo modo, Anobii può diventare un motore propulsivo per le vendite di un libro gradito alla sua comunità, secondo il misterioso meccanismo del tam tam che ha sempre fatto la differenza nel successo o meno di un libro.

Il social network italiano già conta 25mila visite al giorno, con 20 milioni di valutazioni dei libri e 2,5 milioni di recensioni. Già, perché con questa piattaforma puoi fare molte cose. Scegliere un libro e consigliarlo ad altri lettori, visualizzare i commenti, scrivere una recensione, chiedere informazioni alla comunità sulla base dei propri gusti e dei propri interessi. Tutto a favore delle lettura, che in Italia, lo sappiamo, non è affatto un nostro punto di forza.

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