La start-up che vende frutta e verdura brutta ma buona. Con il 40 per cento di sconto

Si chiama Imperfect Produce e acquista la merce direttamente dai piccoli produttori, evitando sprechi. In Francia un reparto della catena Intermarché è dedicato alle vendite di cibi “Brutti ma buoni”.

SPRECO FRUTTA ROVINATA –

Siamo ossessionati dall’estetica. E perfino quando andiamo a fare la spesa più che alla qualità, spesso badiamo ai dettagli estetici: il colore di un frutto, i bitorzoli di una verdura, qualche ammaccatura nelle confezioni. Da qui lo spreco, lo scarto, e il 20 per cento del cibo che dagli scaffali di un supermercato finisce direttamente nella spazzatura.

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IMPERFECT PRODUCE –

Ma per fortuna si sta facendo strada una nuova filosofia del consumo. Dove lo spreco viene eliminato e riconvertito in una opportunità di risparmio. In California, a San Francisco, è nata la Imperfect Produce, una start-up che offre una seconda vita a frutti e ortaggi brutti. E regala una buona possibilità di sconti ai consumatori.

COME FUNZIONA IL SERVIZIO OFFERTO DA IMPERFECT PRODUCE –

Come funziona il meccanismo di questo piccolo supermercato anti-spreco? L’azienda recupera direttamente dai piccoli produttori cassette di pomodori, peperoni, verdure e frutta, bitorzoluti o in cattive condizioni estetiche. Poi li offre sul mercato con il 40 per cento di sconto. E la domanda è stata molto alta, visto che negli Stati Uniti due verdure su dieci vengono buttate nell’immondizia perché ritenute brutte dagli acquirenti.

E IN ITALIA? –

Il caso della Imperfect Produce non è isolato. In Francia la catena di supermercati Intermarché ha lanciato un’intera linea di vendita di prodotti del settore ortofrutticolo all’insegna “Brutti ma buoni”. Lo sconto è del 20 per cento, ma per l’azienda le vendite sono aumentate del 27 per cento e inoltre bisogna contabilizzare il risparmio per le minori spese di smaltimento degli articoli invenduti. Il format è stato copiato anche da alcuni supermercati in Gran Bretagna: lo vedremo presto in Italia? 

(L’immagine di copertina è tratta dalla pagina Facebook dedicata al progetto)

 

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