Sacchetti di nicotina: sembrano caramelle ma fanno male

La Francia ne ha vietato la vendita, dopo le proteste delle associazioni antitabagismo. Non contengono tabacco, ma creano dipendenza e danneggiano gengive e mucose orali

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Roberto P.,  un ragazzo liceale di 17 anni, è arrivato al Pronto Soccorso dell’ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì con cefalea, vertigine, ripetuti episodi di vomito, cardiopalmo: aveva da poco assunto dei sacchetti di nicotina (conosciuti anche con il nome di nicotine pouches)  durante l’ora di ricreazione a scuola. Purtroppo quello di Roberto non è un caso isolato: secondo i dati del progetto ESPAD®Italia 2024, che monitora il consumo di sostanze psicoattive tra i 15 e i 19 anni, quasi 170.000 studenti italiani hanno provato almeno una volta le pouches, e di questi, oltre 130.000 le hanno prese nell’ultimo anno e 70.000 nel solo ultimo mese. Tra i 19enni maschi, ad esempio, oltre il 10% li ha provati, l’8% li ha usati nell’anno, e più del 5% nel mese». Un boom, con numeri che continuano a crescere mese dopo mese. 

I sacchetti di nicotina si presentano in modo molto accattivante, come se fossero caramelle, in quanto sono piccoli, colorati e profumati. Una cinica campagna di marketing, su misura per un target di consumatori giovanissimi, li classifica come “facili da consumare, ovunque e sempre”. Proprio come una caramella o una gomma da masticare, e apparentemente i sacchetti di nicotina sono innocui, visto che non contengono tabacco ma solo nicotina, in forma di sali, aromi e altre sostanze.

E qui invece iniziano i problemi. Pur non avendo la combustione prevista dalle sigarette (le nicotine pouches si mettono sotto la gengiva o sotto la lingua), i sacchetti di nicotina rappresentano una somma di sprechi per la salute dei ragazzi. E, come nel caso delle sigarette elettroniche, non ci sono più dubbi sui danni che possono causare. Scrive Donatella Barus, direttrice del magazine della Fondazione Umberto Veronesi, citando alcuni studi scientifici: “La nicotina è una sostanza psicoattiva che agisce sul sistema nervoso, aumenta la pressione, accelera il battito cardiaco e crea dipendenza. L’uso continuato, soprattutto in età giovanile, può aumentare il rischio di sviluppare dipendenze multiple e ha effetti negativi sullo sviluppo cerebrale”.

Inoltre le associazioni degli odontoiatri segnalano gli i problemi causati dai  sacchetti di nicotina per le gengive e le mucose orali: lesioni parodontali e alterazione della flora batterica nella zona. I pericoli, e le continue denunce da parte delle associazioni anti tabagismo, hanno spinto il governo francese a vietare la vendita dei sacchetti di nicotina a partire dal mese di marzo del 2026. E in Italia? Mentre tutto tace, le nicotine pouches si trovano molto facilmente nelle tabaccherie, sempre come le caramelle e le gomme da masticare, e online. L’unico divieto riguarda l’età, tra l’altro è un limite facilmente aggirabile se gli acquisti si fanno sui siti specializzati per la vendita di  prodotti legati all’industria del fumo: bisogna avere compiuto i 18 anni, esattamente come nel caso di qualsiasi prodotto legato al tabacco.

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