RinF- Recycle in Fashion, il progetto per un nuovo modello di business etico nel settore della moda

Il progetto RinF unisce insieme sfide ambientali, esigenze sociali ed economia circolare. Promuove l'arte e la cultura come strumenti centrali di dialogo, focalizzando l'attenzione sulla moda, risorsa da tutelare, valorizzare e ripensare

Aprite l’armadio e date un’occhiata ai vestiti, ai cappotti e agli accessori conservati: abbiamo guardaroba stracolmi di indumenti che non indossiamo. I motivi possono essere diversi: abiti che non ci piacciono più, pantaloni fuori taglia o semplicemente acquisti impulsivi, sbagliati. In ogni caso, uno spreco e un danno per l’ambiente. Nonostante abbia intrapreso un percorso fatto di rinnovamento e improntato al rispetto di standard ambientali più rigorosi, ancora oggi, l’industria della moda ha un impatto significativo sull’ambiente.

RINF – RECYCLE IN FASHION

Fondamentale quindi che tutte le risorse vengano valorizzate, anche quelle che consideriamo un rifiuto e, in un’ottica di economia circolare, reinserite nel ciclo produttivo. Un principio alla base del progetto “RinF- Recycle in Fashion”, sostenuto da Anna Lindh Foundation che facilita la condivisione di esperienze e buone pratiche tra i paesi dell’Area Euro Mediterranea, mostrando l’impatto positivo del dialogo interculturale per affrontare alcune delle principali sfide sociali, ambientali e culturali all’interno e tra le società della regione.

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GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO RINF – RECYCLE IN FASHION

L’obiettivo del progetto è, infatti, quello di proporre un nuovo modello di business etico nel settore della moda. Tra gli obiettivi:

  • Individuare soluzioni all’inquinamento globale e sensibilizzare le comunità locali sul riciclo attraverso un approccio dal basso che modifichi il comportamento attuale
  • Valorizzare la creatività e la capacità di adattamento, promuovendo l’imprenditorialità principalmente per i giovani, i migranti e le donne attraverso lo sviluppo e il rilancio delle competenze tradizionali che producono l’inclusione sociale e l’autonomia professionale e personale.

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LA SFIDA AMBIENTALE DEL PROGETTO RINF – RECYCLE IN FASHION

L’iniziativa è realizzata da un partenariato composto da “ComeUnaMarea Onlus” – Italia (capofila), “Gozoor Cultural Development”- Egitto e “Centre for Design Research” – Slovenia, con l’obiettivo comune di favorire l’interazione e il dialogo interculturale.

Il progetto RinF unisce insieme sfide ambientali, esigenze sociali ed economia circolare. Promuove l’arte e la cultura come strumenti centrali di dialogo, focalizzando l’attenzione sulla moda, risorsa da tutelare, valorizzare e ripensare.

L’iniziativa ha dato vita ad un e-book contenente una ricerca sulla moda sostenibile in Italia, Egitto e Slovenia con l’individuazione di realtà economiche operanti nel settore e laboratori di learning by doing con la produzione di abiti ed accessori con materiali di scarto.

Il progetto “RinF- Recycle in Fashion” è in concorso per il Premio Non Sprecare 2021, nella sezione “Associazioni”. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.

I PROGETTI IN CONCORSO PER IL PREMIO NON SPRECARE 2021:

  1. Daccapo: il Centro del riuso che aiuta poveri e disagiati
  2. Guppyfriend bag, la borsa che trattiene le microplastiche prodotte in lavatrice
  3. Grycle, un piccolo robot che divora il 90 per cento dei rifiuti indifferenziati. E li trasforma in materia prima
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