Ri-Maflow: la fabbrica chiusa per la crisi e riaperta grazie agli operai licenziati

Era un gioiello dell’industria metalmeccanica made in Italy. Tutto sembrava finito, fino a quando i dipendenti sono riusciti a fare il miracolo. E oggi…

operai riaprono fabbrica

La Maflow di Trezzano sul Naviglio, un piccolo gioiello dell’industria metalmeccanica made in Italy, era morta nel 2009. Produceva persino i condizionatori della Bmw, esportava in mezza Europa, ma sotto i colpi di una devastante crisi finanziaria e anche di una cattiva gestione, il proprietario aveva deciso di chiudere i battenti. Licenziando tutti gli operai.

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RI-MAFLOW TORNA A VIVERE GRAZIE AGLI OPERAI LICENZIATI

Da allora molte cose sono cambiate e la vecchia fabbrica è tornata a vivere, più forte che mai. Grazie alla generosità e al lavoro degli operai, come abbiamo visto anche in altri casi, che hanno salvato gli impianti e superato la crisi, riaprendo a Trezzano sul Naviglio con cinquanta dipendenti. Ri-Maflow, un nome indicativo della rinascita, è una società operaia di mutuo soccorso che sul territorio svolge anche un’attività sociale, colmando il vuoto della politica. Come la lotta contro gli abbandoni scolastici. La società ha anche un sito, www.rimaflow.it, dove i lettori vengono aggiornati sulla sua attività e dove è sempre aperta una sottoscrizione per sostenere gli operai in attività.

La foto è tratta dal sito di Ri-MAFLOW.

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