Refettori Bottura: mense per i poveri firmate da un grande chef

Tredici sedi in tutto il mondo. La prossima apertura in calendario è a Betlemme. Il ruolo fondamentale di Lara Gilmore, moglie di Bottura.

Da Milano a Sydney, con altre aperture, in tutto il mondo, già previste per i prossimi anni. A partire da Betlemme. I refettori per i poveri con la firma dello chef Massimo Bottura sono diventati quindici e continuano a crescere ovunque. Con un format che mette insieme assistenza e solidarietà per i più fragili, cibo di qualità, lotta agli sprechi. In luoghi belli, non tristi e bui.

REFETTORI BOTTURA

Dietro un uomo che ha avuto successo senza mai rinunciare a pensare in grande, guardando gli altri e non solo il proprio ombelico, c’è sempre una donna, probabilmente più grande di lui: è una banale verità. E ne ho avuto conferma dal ruolo fondamentale che Lara Gilmore, la moglie di Massimo Bottura, una vulcanica americana trapiantata nella concretezza di Modena, ha avuto nei risultati della carriera di Bottura, oggi lo chef numero uno in Europa e il più famoso nel mondo. Non solo per la cucina. Non solo per il tam tam del grande circo dei menù stellati, ma innanzitutto per una straordinaria operazione contro lo spreco alimentare ed a favore degli ultimi, anche quelli della tavola: la costruzione di una rete di Refettori francescani, in tutto il mondo.

(Credits: Twitter)

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REFETTORI PER I POVERI MASSIMO BOTTURA

Per il momento siamo a quota quindici (in Italia: Milano, Bologna, Modena, Napoli), ma sono in programma ancora diverse aperture in diverse parti del mondo. A partire da Betlemme, dove Bottura e la moglie hanno sempre sognato di sbarcare con il loro refettorio. Migliaia di pasti al giorno cucinati da oltre 200 chef, vengono offerti gratuitamente ai poveri con una forte collaborazione con l’universo del volontariato. A Londra, per esempio, per il Refettorio Felix, realizzato con l’ente benefico inglese The Felix Project, ci sono 50 chef che partecipano al progetto e vengono distribuiti 2mila pasti al giorno.

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FOOD FOR SOUL MASSIMO BOTTURA

La Fondazione Food for soul che la coppia Bottura ha messo in piedi con l’idea tra l’altro di creare un vero e proprio network mondiale di Refettori per i poveri, moderne e accoglienti mense sociali, merita gratitudine, attenzione e anche i migliori auguri di lunga vita e di moltiplicazione dei luoghi.

MENSA DEI POVERI

Bottura, ispirato e consigliato passo dopo passo dalla moglie, parte dal manifesto della sua indignazione, con i numeri sullo spreco di cibo nel mondo (a partire dallo scandalo di 1,3 miliardi di tonnellate di cibo ottimo che finisce, ogni anno, nella spazzatura), e con la sua organizzazione Food for soul (letteralmente Il cibo per l’anima) conta di aprire molti Refettori, dove con il cibo recuperato dallo spreco, mangiano poveri e persone che vivono una fase di difficoltà economica temporanea.

RECUPERO CIBO MASSIMO BOTTURA

Mi piace molto di questo gesto anche la motivazione. Dice Bottura: «Un cuoco come me invece di usare la sua popolarità per guadagnare di più, deve sfruttare la sua immagine per creare qualcosa di diverso». Dalla parte, una volta tanto, di chi non possiede nulla, o quasi. Inoltre Bottura, come tante persone diventate ricche e famose nell’universo anglosassone, sente il dovere di «restituire» qualcosa della sua ricchezza e del suo successo ai meno fortunati. E lo fa anche attraverso un’attività editoriale che lo ha portato a scrivere un libro che considero prezioso per la comunità di Non sprecare: Il pane è oro (edizioni Phaidon- L’Ippocampo), un vero e proprio ricettario con piatti di grande qualità e semplicità della cucina antispreco.

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RISTORANTE PER I POVERI

Un bel messaggio, quello dei coniugi Bottura, anche per i colleghi del famoso chef che spesso sono ingordi (di denaro) quanto vanitosi. Infine, Bottura è un testimonial ideale della nostra filosofia rivoluzionaria intitolata Non sprecare, come tanti suoi colleghi che in Norvegia si danno da fare in mille modi (anche con i menù Non sprecare) per abbattere i costi dello scandaloso spreco di cibo. Bottura può e deve farcela, e noi lo seguiremo passo dopo passo, sperando che siano in tanti a sostenerlo per aprire uno, dieci, cento Refettori. In Italia, in Europa, nel mondo. Ovunque si spreca.

(Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook Food for Soul)

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