Quattro miliardi di persone ancora senz’acqua

Sono ancora 4 miliardi gli uomini e le donne del pianeta che vivono a corto di acqua: i dati più aggiornati arrivano in questi giorni da una ricerca di una ricerca dell’Universita’ della California pubblicata sulla rivista Science. Mentre le tecnologie proseguono la loro evoluzione nel tentativo di aumentare le risorse idriche disponibili, quello che […]

Sono ancora 4 miliardi gli uomini e le donne del pianeta che vivono a corto di acqua: i dati più aggiornati arrivano in questi giorni da una ricerca di una ricerca dell’Universita’ della California pubblicata sulla rivista Science. Mentre le tecnologie proseguono la loro evoluzione nel tentativo di aumentare le risorse idriche disponibili, quello che risulta sempre più indispensabile è l’eliminazione degli sprechi di acqua. Specie in quei paesi, come l’Italia, dove non manca. Le ultime ricerche si stanno concentrando su come cambiare il comportamento umano e raddoppiare l’uso di strategie alternative e sostenibili: "La prima importante strategia e’ pulire dai rifiuti le acque reflue. E’ l’unica strada futura per garantire l’acqua a tutti gli esseri umani e agli ecosistemi", ha detto l’autore della revisione Stanley Grant. "Dobbiamo concentrarci sul miglioramento della produttivita’ delle forniture esistenti, il che significa ottenere di piu’ anche da un bicchiere d’acqua", ha aggiunto. Il documento descrive tre metodi per affrontare le carenze d’acqua: sostituzione di acqua di alta qualita’ con acqua di qualita’ inferiore per usi differenti, creazione di acqua potabile dalle acque di scarico e riduzione delle perdite. Ecco alcuni esempi importanti: la sostituzione, applicata ad Hong Kong, fornisce acqua di mare per lo sciacquone all’80 per cento dei suoi 7 milioni di abitanti; la rigenerazione: l’Orange County, in California, aggiunge acque reflue trattate per fornire circa il 20 per cento di cio’ che e’ necessario per mantenere in salute la falda acquifera che serve 2 milioni di abitanti; la riduzione: abbatte gli sprechi; la Banca Mondiale stima che, se solo il 25 per cento delle perdite di acqua fosse arginato, 90 milioni di persone in piu’ potrebbe ricorrere all’acqua potabile.  Ma una maggiore disponibilità di acqua potrà arrivare se impareremo a usarla meglio: quando facciamo la doccia, scarichiamo un water, innaffiamo il giardino, laviamo un’automobile. Lo scarico del water ad esempio, che spesso facciamo con gesti meccanici, è una fonte di grandi consumi: almeno dieci litri per ciascuna funzione; un rubinetto che gocciola produce 90 gocce al minuto e spreca 4.000 litri di acqua all’anno. Lavare la propria autovettura in giardino beneficiando del gettito continuo di acqua corrente genera uno spreco di 130 litri ogni lavaggio. Ricordiamolo, quattro miliardi di persone potrebbero vivere meglio anche grazie a noi.

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