Quanto costa ripulire le citta’ che noi sporchiamo

Non e’ facile tenere in ordine e in sicurezza una citta’. Buche sui marciapiedi, sulle strade o vicino ai binari del tram, sanpietrini saltati, tombini sporgenti, avvallamenti. Il sindaco Roma, Gianni Alemanno, mi ha detto che se volesse sistemare tutte le buche nella capitale avrebbe bisogno di una spesa di 250 milioni di euro l’anno […]

Non e’ facile tenere in ordine e in sicurezza una citta’. Buche sui marciapiedi, sulle strade o vicino ai binari del tram, sanpietrini saltati, tombini sporgenti, avvallamenti. Il sindaco Roma, Gianni Alemanno, mi ha detto che se volesse sistemare tutte le buche nella capitale avrebbe bisogno di una spesa di 250 milioni di euro l’anno per cinque anni. L’importo di una linea di metropolitana. Intanto, Roma e’ una metropoli a rischio per la circolazione, dove i blog segnalano oltre 500 “black point” urbani e gli incidenti automobilistici sono arrivati a quota 4.350, dei quali circa 3mila proprio a causa delle buche, come sanno bene le compagnie di assicurazione che intanto hanno alzato i premi delle polizze.
Una manutenzione corretta delle citta’ e’ stata trascurata, negli ultimi anni, anche per una cattiva interpretazione dei doveri dell’amministrazione comunale. Abbiamo visto troppi sindaci impegnare tempo e risorse negli “eventi”, convinti cosi’ di catturare consensi mediatici e popolari, e del tutto distratti o indifferenti rispetto all’ordinaria amministrazione. Eppure il primo dovere di un sindaco, sul quale bisognerebbe poi giudicare la qualita’ del suo mandato, e’ quello di tenere in ordine la citta’, nei suoi servizi essenziali: le strade comunali, i marciapiedi, la raccolta dei rifiuti.
Ma la manutenzione ha bisogno di un’altra leva essenziale, che prescinde dalle responsabilita’ politiche di una giunta comunale: i buoni comportamenti dei cittadini. Le nostre strade e i nostri marciapiedi sono sporchi anche perche’, con indifferenza, li riempiano di cicche di sigarette e di gomme da masticare sputate dal finestrino di una macchina o durante una passeggiata. Uno spreco e un danno. Basti pensare che per eliminare le tracce di una chewing gum o di una cicca di sigaretta servono circa quindici euro a metro quadrato: il materiale, infatti, va scomposto con enzimi speciali, e soltanto dopo e’ possibile intervenire con getti di acqua calda a forte pressione.
Tra i rimedi all’incivilta’ sono stati proposti diversi provvedimenti: dall’ecotassa a carico delle aziende produttrici di gomme da masticare e di sigarette ( e perche’ dovrebbero pagare?) alle multe di centinaia di euro per i colpevoli colti in flagrante (prova a trovarli?). Ho seri dubbi sull’applicazione e sull’efficacia di simili contromisure, piuttosto punterei sul buon senso dei cittadini, anche attraverso qualche campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. A chi conviene e quanto costa una citta’ sporca, con strade e marciapiedi dissestati? E ancora: chi di noi getterebbe una gomma da masticare o una cicca di sigaretta a terra, nel salotto di casa?

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