A Barcellona il primo bus a biometano da acque reflue

Può percorrere fino a 14.000 chilometri all’anno, con un risparmio di circa 28 tonnellate di CO₂ per ogni anno.

A Barcellona il primo bus a biometano da acque reflue

Barcellona ha lanciato, oramai da qualche mese e dopo una fase di test lunga 2 anni, il primo autobus alimentato a biometano ricavato dalle acque reflue. Il veicolo rappresenta un passo concreto verso la decarbonizzazione dei trasporti, e punta ad una riduzione delle emissioni di CO₂ dell’80% rispetto a un autobus “convenzionale”. Ciò che rende ancora più prezioso questo progetto è il fatto che il processo di recupero del biometano impiegato presso l’impianto di depurazione di Baix Llobregat, permette di recuperare una maggiore quantità di energia riducendo ulteriormente l’impatto ambientale del bus.

Cos’è il biometano

Per capire meglio in cosa consiste questo progetto, è bene chiarire prima cos’è il biometano. Si tratta di un gas rinnovabile ottenuto purificando il biogas, un gas prodotto dalla decomposizione di materiali organici (come scarti alimentari, fanghi di depurazione, residui agricoli o rifiuti organici). Una volta trattato, il biometano ha una composizione molto simile al gas naturale e può quindi essere utilizzato:

  • come carburante per veicoli
  • per produrre energia
  • per essere immesso nella rete del gas

È considerato sostenibile perché deriva da rifiuti organici già esistenti e contribuisce a ridurre l’uso di combustibili fossili e le emissioni di anidride carbonica.

Bus a biometano da acque reflue

Il bus fa parte di un progetto europeo, Life Nimbus, che ha come scopo quello di valorizzare i principi dell’economia circolare – ovvero ridurre gli sprechi, riutilizzare le risorse e trasformare ciò che normalmente verrebbe scartato in qualcosa di utile e con un nuovo valore – producendo biometano dai fanghi di depurazione attraverso tecnologie power-to-gas, per poi impiegarlo come carburante sostenibile nel trasporto pubblico.

Il progetto permette quindi di:

  • Recuperare un materiale di scarto – ovvero i fanghi di depurazione – invece di smaltirlo
  • Trasformarlo in una nuova risorsa (ovvero nel biometano)
  • Reimmettere questa risorsa nel sistema sotto forma di carburante sostenibile

L’impianto di trattamento delle acque reflue di Baix Llobregat gestisce oltre 400.000 m³ di acqua al giorno: il 95% di questa, una volta trattata, viene riutilizzata, mentre i fanghi vengono trasformati in biogas. Una parte di questo viene sfruttata dal progetto Nimbus. Ma come si arriva dal biogas al biometano? Sappiamo che il primo si ottiene facendo fermentare gli scarti organici in un ambiente senza ossigeno. I batteri li decompongono producendo una miscela di gas, composta per il 65% da metano e per il 35% da CO₂.

Ebbene, se normalmente si estrae solo il metano mentre la CO₂ viene scartata, grazie ad un ulteriore processo che potenzia la CO₂ con idrogeno da fonti rinnovabili (tecnologia power-to-gas), anche questa parte viene trasformata in biometano ad alta purezza. Ottenendo un carburante adatto ai motori a gas naturale Euro VI senza la necessità di effettuare ulteriori processi. Ne consegue un minore impatto ambientale del bus.

Grazie a questa tecnologia l’autobus, battezzato Nimbus, può percorrere fino a 14.000 chilometri all’anno senza utilizzare carburanti fossili, con un risparmio annuale di circa 28 tonnellate di CO₂.

Verso una mobilità più sostenibile

Life Nimbus è il risultato di una collaborazione tra il centro tecnologico Cetaqua, Aigües de Barcelona, ​​Transports Metropolitans de Barcelona (TMB) e l’Universitat Autònoma de Barcelona (UAB).

I buoni risultati ottenuti dal progetto hanno aperto la strada a una nuova iniziativa: SEMPRE-BIO, che punta ad aumentare le linee di autobus alimentate a biometano e a ridurre i costi di gestione dell’impianto. L’investimento previsto supera gli 11 milioni di euro, e prevede un contributo dell’Unione Europea.

L’esperienza di Barcellona ha dimostrato come l’uso del biometano non solo sia efficace, ma anche replicabile presso altri impianti di trattamento delle acque reflue. Questa tecnologia, quindi, potrebbe essere facilmente estesa ad altre strutture, incrementando la produzione di biometano in modo sostenibile grazie al recupero dei rifiuti.

Diversi sono i vantaggi che il biometano comporta rispetto agli autobus elettrici, che possono presentare dei limiti di autonomia o di capacità sui percorsi più lunghi. Anche se a Barcellona, al momento, non si punta ad una loro completa sostituzione, anche perché questi ultimi sono più efficienti al netto di un costo minore. Semplicemente, il biometano verrà sfruttato come alleato complementare per alimentare i bus a metano, specialmente quelli che circolano nelle zone periferiche, fino al momento della loro rottamazione.

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Photo Credit: Aigües de Barcelona via Pagina Facebook metanoauto.com

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