Portinerie di quartiere in Italia: favoriscono le relazioni umane e alimentano il senso di comunità

Si sta facendo strada in una società sempre più individualista. Che sotto sotto ha nostalgia di relazioni umane. Di scambi e connessioni (reali).

Portiere di quartiere

C’erano tempi in cui tra vicini ci si conosceva un po’ tutti, se si aveva bisogno di un favore bastava bussare e il quartiere con i suoi negozietti profumava di vivacità. Le cose sono cambiate e il senso di comunità ne ha risentito. La solitudine gelida, individualista e ordinata della modernità a più di qualcuno lascia l’amaro in bocca. Ed è questo bisogno silenzioso ma reale ad aver ispirato (prima in Francia) la nascita di un’edicola decisamente insolita, che non vende giornali ma servizi (dalla riparazione dei rubinetti a quella dei pantaloni), secondo il principio del “porteriato di quartiere”. Si chiama “Lulu dans ma rue” ed è piaciuta a tal punto da aver “contagiato” l’Italia. Dove questa figura del passato sta letteralmente riprendendo vita.

IL NEGOZIO DEI CONSIGLI DI ALESSANDRA

Sulla falsariga del modello francese ad Alessandria è sorto lo spazio “Mattia&Maria. I Portieri di Via”, progetto a supporto di turisti, visitatori, cittadini. Qui, in via Modena 54, si può chiedere aiuto per qualunque necessità, trovare info sui negozi più interessanti della città e i vari orari di apertura e chiusura. E ancora indicazioni stradali, piantine, notizie su eventi vari. O semplicemente fermarsi per ricaricare il telefono e trovare riparo dalla pioggia facendo quattro chiacchiere in compagnia. Come se si andasse da un vicino gentile.

LA SOCIAL STREET DI BOLOGNA

Anche “Social Street” nasce dal bisogno di creare relazioni in un contesto sempre più dominato dalla solitudine e dalla perdita del senso di appartenenza. L’idea ha avuto origine a Bologna partendo dal gruppo fb “Residenti in Via Fondazza – Bologna”, con l’obiettivo di “favorire le pratiche di buon vicinato” e di socializzazione tra vicini.
Ed è funzionata alla grande tant’è che il progetto si è diffuso in numerose città, dove sono nati gruppi facebook a tema che dal virtuale portano al reale e, quindi, al virtuoso. I vari gruppi fb devono rispettare alcune regole, innanzitutto devono essere creati da singoli cittadini e non da enti e/o istituzioni, sulla base dei principi fondanti del progetto: inclusione, socialità e gratuità.

A ROMA IL PORTIERE DI QUARTIERE GESTITO DA DUE DONNE

Il Portiere di Quartiere ha conquistato anche Roma dove due donne, Paola e Monica, hanno deciso di proporre questo servizio ai cittadini per venire incontro alle più svariate necessità. E allo stesso tempo per dare opportunità di lavoro a varie persone. Molte le richieste di baby-sitter e dog-sitter ma anche di accompagnamento degli anziani e di piccole riparazioni.

LULU DANS MA RUE A PARIGI

A proposito dell’edicola parigina che per prima si è riconvertita in ottica “porteriato di quartiere” risolvi-problemi, il suo nome ormai famoso è “Lulu dans ma rue”. Nata nel 2016 vicino a Place de Vosges, nel Marais, per avvicinare le persone e fornire loro dei servizi utili. Persino farsi portare la spesa. E’ stato il professore universitario Charles-Edouard Vincen a trasformarla in punto di scambio e l’idea è funzionata a meraviglia. E chissà, potrebbe essere una soluzione anche per salvare tante edicole del nostro paese destinate altrimenti (e purtroppo) a un’ingloriosa fine.

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I TANTI VANTAGGI DELL’ALTRUISMO E DELLA GENTILEZZA:

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