Tra i tanti luoghi comuni sulle donne, del tutto infondati, e talvolta utili agli uomini per esercitare il loro potere maschile, c’è la teoria in base alla quale le donne sopportano meglio il dolore, in quanto sono geneticamente abituate ai periodici dolori mestruali ed a quelli del parto. Non è vero. Anzi, diversi studi scientifici, tra i quali una revisione sistematica di 172 ricerche, concludono dimostrando in modo chiaro e documentato che le donne hanno una soglia del dolore più bassa rispetto a quella degli uomini. E quindi soffrono il dolore più dei maschi.
Ma da che cosa dipende questa differenza? Anche in questo caso gli studi clinici più recenti offrono risposte documentate e ben approfondite.
- Contano alcuni fattori ormonali: estrogeni e progesterone influenzano i recettori del dolore e la risposta infiammatoria.E così, per esempio, l’emicrania, tipico dolore comune, colpisce molto più le donne rispetto agli uomini.
- A livello cerebrale le donne hanno una maggiore connettività tra le zone del cervello che sono coinvolte nella sensazione del dolore.
- Anche le differenze nel sistema nervoso, tra uomini e donne, fanno in modo che il cervello elabora il dolore in modo diverso nei due sessi.
- Le donne soffrono più degli uomini di alcune patologie che provocano dolori cronici. Oltre all’emicrania rientrano in questa categoria l’artrite reumatoide, la sindrome dell’intestino irritabile e la fibromialgia.
L’unica attenuante all’ignoranza di chi ancora soreca il fiato per dire che le donne tollerano meglio il dolore rispetto agli uomini, consiste nel fatto che piuttosto, tra le tante qualità del genere femminile, c’è anche la capacità di lamentarsi meno rispetto agli uomini. Forse perché le donne hanno una maggiore intelligenza e lucidità nel capire quanto sia inutile.
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