Ogni anno si batte un nuovo record. E così da trent’anni, senza soluzione di continuità, la concentrazione di metano nell’atmosfera continua ad aumentare con una forte accelerazione.
PERCHÈ AUMENTA IL METANO NELL’ARIA?
Gli scienziati, a partire dal team al lavoro nel laboratorio di Boulder in Colorado (dove si fanno i maggiori studi sul fenomeno) tentano invano di dare una risposta a questa domanda: perché un aumento così marcato del metano nell’aria? Al momento vi sono poche certezze, e tutte piuttosto preoccupanti. Il metano è responsabile di un terzo dell’aumento del riscaldamento globale, e dunque fermare la sua crescita nell’aria è decisivo per superare l’emergenza climatica. Seconda certezza: il metano, l’ingrediente fondamentale per produrre gas naturale, arriva per metà dalle attività umane (discariche, risaie, allevamenti di bestiame, etc…) e per l’altra metà da eventi naturali. Già nella Conferenza sul clima a Glasgow nel 2021 otre cento paesi hanno firmato un impegno a ridurre le emissioni di metano entro il 2030. Ma sappiamo che questo, come altri impegni dell’Agenda Onu 2030 sullo Sviluppo sostenibile, è rimasto un impegno scritto sulla sabbia.
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METANO E CRISI CLIMATICA
Mentre gli scienziati provano a dare una risposta certa sull’aumento del metano nell’atmosfera e gli impegni per ridurlo fanno fatica ad andare avanti, il fenomeno potrebbe rendere irreversibile il riscaldamento climatico, e dunque l’emergenza segnalata dall’aumento delle temperature in tutto il pianeta. È il gatto che si morde la cosa: Il pianeta emette più metano e la tendenza non rallenta, anche per effetto della crisi climatica, l’aria si riempie di questo materiale e il surriscaldamento cresce ulteriormente. Un circolo vizioso, con al centro quella che gli scienziati chiamano “la bomba di metano” con un’immagine piuttosto inquietante: il mondo cuoce a fuoco lento, e il metano è la sua fiamma ossidrica.
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