Nonni-sitter: quanto vale il loro lavoro

Con la loro attività consentono alle famiglie italiane di risparmiare tra i 12 mila e i 19 mila euro all'anno. E meriterebbero uno stipendio di 2.300 euro al mese

nonni sitter

Gino ha 76 anni, è pensionato, e vive comodamente in una bella casa alla periferia di Milano. Ma in realtà lavora, e anche tanto: fa il nonno-sitter. Ogni mattina, molto presto, prende un autobus e poi la metropolitana per raggiungere l’abitazione della giovane figlia Marina, che vive e lavora nel centro di Milano. Arrivato a destinazione (l’unica pausa che si concede durante il viaggio è un espresso al bar), Gino finisce di preparare  i due piccoli nipoti, Giorgio e Annamaria, rispettivamente di 5 e 3 anni, li accompagna a scuola, poi li va a riprendere nel pomeriggio, e gioca con loro, in casa o in qualche giardino pubblico se il tempo lo consente, fino al rientro di Maria dal lavoro.

Come Gino, in Italia su circa 12 milioni di nonni, circa un terzo fanno il lavoro di nonni-sitter, ovvero si occupano stabilmente e con continuità dei nipoti, ovviamente senza essere retribuiti. Eppure si tratta di un’attività a tempo pieno che ha un grande valore, anche economico.  Secondo il sindacato UIL-Pensionati, i nonni-sitter in Italia permettono alle famiglie un risparmio annuo stimato tra i 12 mila e i 19 mila euro, se si comprende anche l’aiuto economico che alcuni nonni forniscono ai figli, mentre svolgono l’attività di baby sitting per i nipoti.

NONNI SITTER 1

Secondo il portale ProntoPro, che qualche anno fa ha calcolato  nei dettagli il valore economico delle attività domestiche dei nonni-sitter, se le famiglie dovessero pagarli, ci sarebbe da sborsare uno stipendio mensile di almeno 2.300 euro al mese. Tanto vale il lavoro di un nonno-sitter, che troppo spesso sottovalutiamo e sprechiamo.

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