Ci volevano l’atmosfera di un paese come la Finlandia, molto attento ai temi ambientali , e l’estro di alcuni chef mediterranei per creare il primo ristorante al mondo «Zero rifiuti».
NOLLA RISTORANTE ZERO RIFIUTI
Il locale si chiama Nolla Restaurant (la parola nolla in finlandese significa appunto zero), ed è stato creato da Albert Franch Sunyer, spagnolo, Carlos Henriquez, portoghese; Luca Balac, serbo. Tutti e tre venivano dal ristorante Chez Dominuque di Helsinki, un due stelle Michelin, poi chiuso, e tutti e tre non volevano ripetere la solita esperienza di locale stellato. Cercavano altro, ispirandosi al green. E così hanno inventato questo format che sta avendo un grande successo nella capitale finlandese, tanto da essere già imitato da altri ristoranti e perfino negli alberghi.
LEGGI ANCHE: Doggy bag: perché in Italia è poco diffusa
COME FUNZIONA UN RISTORANTE A RIFIUTI ZERO?
Ma come funziona un ristorante a rifiuti zero? E in che cosa consiste questa formula? Partiamo da un dato: nei ristoranti, in genere, si butta un terzo dei cibo che viene servito ai clienti. Inoltre questi locali producono una quantità enorme di rifiuti, specie per gli imballaggi dei prodotti che acquistano. Da Nolla il paradigma è stato rovesciato. Per evitare lo spreco di cibo sono state fatte due cose. La prima. Ridurre il menù a due scelte di fondo, con anche quattro-cinque portate. La seconda: puntando su forniture a chilometro zero, gli chef di Nolla hanno chiesto ai fornitori di ridurre al minimo indispensabile tutti gli imballaggi. E l’appello ha funzionato. Quanto al cibo che avanza, non viene sprecato nulla: si trasforma in compost e ceduto alle fattorie dalle quali i ristoratori si riforniscono delle materie prime per la loro cucina. Tutto secondo i canoni dell’economia circolare, compresa l’energia che arriva solo da fonti rinnovabili.
La foto di copertina è tratta dal sito FoodClub.