Premessa: non è il preludio alla demenza e non significa un reale decadimento cognitivo. Si tratta di una condizione transitoria, che gli esperti hanno battezzato con il nome brain fog (letteralmente: nebbia mentale), più nota in Italia come nebbia cognitiva.
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Cos’è
La nebbia cognitiva è un disturbo che porta a un deficit di attenzione e di concentramento, e a un rallentamento psichico generale. Non bisogna spaventarsi e confonderla con malattie neurologiche, ma non va neanche ignorata anche perché si associa spesso al crollo degli estrogeni, che regolano il metabolismo cerebrale e influenzano direttamente l’umore. Le più colpite sono le donne, e secondo uno studio pubblicato sulla rivista Climacteric il 40-60 per cento delle donne, dopo i 50 anni, presenta alcuni sintomi tipici della nebbia cognitiva.
Cause
Tra le cause della nebbia cognitiva ci sono:
- Stato depressivo
- Cambiamenti ormonali
- Caduta degli estrogeni
- Menopausa
- Problemi di insonnia
- Long-Covid
Sintomi
I sintomi sono molto evidenti, a partire dalla difficoltà di ricordare parole e numeri, la stanchezza cronica e una sensazione di smarrimento. Ma ci sono anche altri segnali: dimenticare frequentemente gli appuntamenti, lasciare le chiavi a casa, dimenticarsi la ragione per la quale si sta facendo una cosa, difficoltà di passare da un’azione all’altra. Infine, un sintomo molto importante è la grande fatica fatta per concentrarsi.
Rimedi
Non servono medicinali e analisi diagnostiche particolare per uscire dalla nebbia cognitiva. Nelle sue linee guida, l’Organizzazione Mondiale della sanità, infatti, indica solo comportamenti che hanno a che fare con lo stile di vita. Per esempio:
- Aumentare la propria riserva cognitiva, usando meno lo smartphone, dedicando più tempo alla lettura o ad attività come teatro e mostre, imparando una lingua straniera o uno strumento musicale.
- Dedicare del tempo ad attività che piacciono: coltivare un hobby, qualunque esso sia, meglio se in gruppo.
- Fare attività fisica regolare, di tipo aerobico (camminata, corsa), di moderata intensità per almeno 150 minuti alla settimana.
- Tenere il peso sotto controllo, seguendo una dieta equilibrata di tipo mediterraneo.
- Dormire almeno sei ore a notte.
- Mantenere valori della pressione sanguigna nella norma (120/80 mmHg).
- Evitare il fumo e limitare l’alcol.
Quanto dura
Il disagio è transitorio, ma potrebbe non risultare breve e durare circa due-tre anni. Inizia con la fine dell’età fertile, mentre un primo miglioramento può esserci con il primo periodo della post-menopausa. Infine passa appena il cervello si adatta e l’organismo è in grado di mettere in moto meccanismi compensatori che attenuano i sintomi della nebbia cognitiva.
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