Myfoody, l’idea di cinque amici under 30 per combattere gli sprechi di cibo

L’obiettivo della piattaforma MyFoody è quello di diminuire gli sprechi alimentari con spese a prezzi scontati nei supermercati di Milano.

MYFOODY –

Combattere lo spreco di cibo attraverso una piattaforma che permette di acquistare, a prezzi scontati, tante diverse tipologie di prodotti in scadenza ma ancora commestibili, difettosi nel packaging o stagionali come i panettoni e le colombe pasquali: questo l’obiettivo di Myfoody, l’idea, divenuta una start up, di cinque amici milanesi under 30, Francesco Giberti, Luca Masseretti, Esmeralda Colombo, Stefano Rolla e Alessandro Di Paola.

LEGGI ANCHE: Legge anti-spreco in Francia, supermercati obbligati a donare cibo

LA START UP MYFOODY –

Tutto ha inizio quando Francesco, 27 anni e una laurea in Giurisprudenza alla Cattolica, durante un periodo di studio in Belgio, si ritrova ad acquistare, a prezzo intero, un pacchetto di biscotti in scadenza dopo qualche giorno. Da qui l’idea di un portale attraverso il quale i rivenditori possono mettere in commercio i prodotti in scadenza o in eccedenza ed evitare che finiscano buttati via quindi sprecati. È bene ricordare che sono tantissimi gli alimenti che possono essere consumati tranquillamente anche dopo la data di scadenza, dalla pasta all’olio ai biscotti.

COME FUNZIONA MYFOODY –

Myfoody aggrega commercianti e distributori biologici, di piccole e medie dimensioni: dopo essersi geolocalizzati sul sito, è possibile individuare facilmente i negozi più vicini e l’elenco degli alimenti in vendita per ciascuno di essi. I prezzi vengono stabiliti dal rivenditore: una volta effettuata la prenotazione del prodotto, è poi possibile ritirarlo direttamente in negozio. Il servizio al momento è attivo solo su Milano ma presto verrà esteso a tutta Italia.

Invece di recarsi al supermercato e acquistare i soliti prodotti a prezzo pieno, attraverso MyFoody, gli utenti hanno la possibilità di prenotarli a prezzi scontati e poi effettuare il pagamento e ritirare la spesa nei supermercati o negozi dei rivenditori.

Questi ultimi inoltre, a breve, avranno anche la possibilità di mettere i propri prodotti a disposizione delle organizzazioni no profit del territorio.

MYFOODY: PROGETTI SOLIDALI –

E quello che si risparmia con la spesa su MyFoody, può essere donato ad una serie di progetti che riguardano l’accesso al cibo, presenti sul sito per dare la possibilità all’utente di conoscere e aiutare in maniera concreta chi ha più bisogno di nutrimento, in piena libertà.

(Nell’immagine di copertina il team di Myfoody)

PER APPROFONDIRE: Food sharing, boom di piattaforme web contro lo spreco di cibo in casa

Torna in alto