Classica, jazz, rock: la musica riempie le nostre giornate, e sono sempre di più le ricerche che ne evidenziano gli innumerevoli benefici per la salute. Diminuisce lo stress, ci aiuta a dormire meglio, potenzia la memoria e il linguaggio e soprattutto ci rende più sereni. E non solo noi. Come dimostrano alcuni studi, anche le piante hanno i loro gusti musicali e, in particolar modo, apprezzano le sinfonie, le sonate per pianoforte e le meravigliose composizioni di Mozart.
Ne è convinto, giustamente, Alfredo D’Eusanio che, insieme alla moglie Patrizia, a Ortona, in Abruzzo, all’interno del Parco Nazionale della Costa Teatina, gestisce una piccola azienda agricola biologica ereditata dal padre (si chiama Azienda Agricola Biologica D’Eusanio), in cui pomodori, zucchine, melanzane e cavolfiori, crescono al ritmo dei brani classici del grande musicista austriaco.
Racconta Alfredo: “Siamo l’unica azienda in Abruzzo, e una delle pochissime in Italia, che ha una serra musicale per far crescere i propri ortaggi la musicoterapia, attraverso la riproduzione di brani classici nei semenzai, permette una crescita migliore e più rigogliosa delle piantine”.
L’idea di usare la musica per stimolare la crescita delle piante non è del tutto nuova, e ha mostrato anche buoni risultati dovunque sia stata applicata.. Alcuni studi suggeriscono che frequenze particolari possano migliorare la germinazione dei semi, accelerare la crescita e persino rafforzare la resistenza delle piante a stress ambientali. Alcuni tipi di musica classica o suoni con frequenze basse sembrano avere effetti più favorevoli rispetto a suoni più forti o dissonanti. E a conferma degli enormi benefici della musica per le piante arrivano anche alcune ricerche della Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa in base alle quali le note musicali possono rivelarsi anche un ottimo sistema di difesa naturale contro gli insetti dannosi. La musica infatti, allontanerebbe gli insetti e gli uccelli troppo voraci dalle piante di frutta e verdura.
L’idea di usare la musica per stimolare la crescita delle piante non è del tutto nuova, e ha mostrato anche buoni risultati dovunque sia stata applicata.. Alcuni studi suggeriscono che frequenze particolari possano migliorare la germinazione dei semi, accelerare la crescita e persino rafforzare la resistenza delle piante a stress ambientali. Alcuni tipi di musica classica o suoni con frequenze basse sembrano avere effetti più favorevoli rispetto a suoni più forti o dissonanti. E a conferma degli enormi benefici della musica per le piante arrivano anche alcune ricerche della Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa in base alle quali le note musicali possono rivelarsi anche un ottimo sistema di difesa naturale contro gli insetti dannosi. La musica infatti, allontanerebbe gli insetti e gli uccelli troppo voraci dalle piante di frutta e verdura.
Anche in Val d’Orcia, in Toscana, è stato realizzato un importante progetto Giancarlo Cignozzi produce un eccellente Brunello con piccoli impianti musicali sistemati tra le vigne, secondo un metodo già studiato negli anni Sessanta. Mozart, Haendel, Bach: le note di questi maestri oltre a tenere a distanza i parassiti, aumentano il vigore vegetativo delle piante. E Cignozzi ha deciso così di scrivere un libro dal titolo molto significativo: L’uomo che sussurra alle vigne (edizioni Rizzoli). Un libro tutto da leggere.
(Le immagini sono tratte dal sito dell’azienda agricola biologica D’Eusanio)
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