Moda sempre più etica: aumentano gli italiani che scelgono capi e accessori “animal free”

Lo rileva un sondaggio della LAV condotto in sei Paesi europei. Tra tutti, italiani e francesi quelli che hanno dimostrato di avere una maggiore sensibilità verso la moda cruelty free. Seguono i tedeschi, gli olandesi, i polacchi e gli inglesi.

MODA ETICA IN ITALIA –

La moda italiana è sempre più “Animal Free”: un dato importante che emerge da un sondaggio condotto a livello internazionale da ISPO Ricerche e commissionato dalla LAV e dal quale è emerso che aumenta il numero di persone che acquistano capi di abbigliamento privi di materiali di origine animale.

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MODA CRUELTY FREE –

La ricerca che ha interessato sei paesi: Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Olanda e Polonia, ha misurato la propensione del campione all’acquisto di capi d’abbigliamento “Animal Free”, ovvero senza pelliccia, piume, pelle, seta e lana. Ebbene, tra tutti i Paesi, i risultati hanno dimostrato una spiccata sensibilità etica soprattutto in italiani e francesi (81,1 per cento), seguono i tedeschi (80% per cento), gli olandesi (79,1 per cento), i polacchi (78% per cento) e gli inglesi (72,5 per cento).

Numeri importanti che testimoniano come la moda etica non è affatto una realtà di nicchia ma rappresenta la domanda di una crescente fascia di consumatori. Un motivo in più per le diverse aziende di orientare le proprie politiche commerciali verso soluzioni eticamente compatibili.

LA VETRINA WEB ANIMAL FREE FASHION –

Proprio a tale proposito, la LAV ha ideato la Animal Free Fashion, una vetrina web che offre strumenti innovativi in grado di valorizzare le aziende impegnate in un percorso di graduale dismissione dei prodotti animali.

Maggiori saranno i “materiali” di origine animale a cui l’azienda deciderà di rinunciare, migliore sarà la sua classificazione (livello di rating raggiunto). Le aziende per essere valutate dovranno almeno aver avviato una politica aziendale “senza pellicce”.

Circa 80milioni gli animali allevati, catturati e uccisi ogni anno per la produzione di pellicce: a questo si aggiunge l’utilizzo di animali per la fornitura di “materiali” come piume, pelle, seta, lana (ma anche corna e ossa).

Le aziende che aderiscono al progetto avranno la possibilità di comunicare ai clienti la propria scelta etica mediante l’utilizzo del logo gratuito Animal Free: tanti i marchi famosi ed emergenti che hanno già aderito all’iniziativa.

COME ADERIRE A “ANIMAL FREE FASHION” –

Per maggiori informazioni e per far aderire la vostra azienda al progetto scrivete a [email protected]

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