
Per una nuova civiltà del lavoro ci vuole un manifesto. E Antonio Galdo e Non Sprecare vi hanno aderito. Stiamo parlando del “Manifesto Etico per un Patto Lavorativo fondato su una nuova Civiltà del lavoro", ovvero un tentativo di rilanciare su basi nuove l’economia e i sistemi produttivi italiani, promosso dall’Associazione Vita Eudaimonica. Per darvi un’idea degli intenti che ci sono alla base, vi proponiamo la presentazione scritta al manifesto:
In un periodo di crisi strutturale e di forte competizione internazionale, in cui l’Italia e l’Europa devono fronteggiare una massiccia concorrenza, l’intero sistema produttivo deve rispondere rivedendo il suo concetto di qualità. L’etica lavorativa, considerata come strategico bene intangibile, rappresenta il punto di svolta.
L’Italia è riconosciuta nel mondo come l’espressione di una civiltà del vivere. Il luogo dove si sono manifestate, pur tra mille contraddizioni, le grandi civiltà fiorite sulle sponde del Mediterraneo. Tale carattere, peculiarmente nostro, va riconosciuto e deve nuovamente distinguere l’economia del nostro Paese. Per dotare i nostri sistemi produttivi di nuova competitività.
Noi abbiamo aderito. E voi?