Mentre l’Europa balbetta, divisa e incerta su ogni dossier di politica comune (dall’immigrazione alla politica energetica fino ai temi finanziari), mentre Francia e Italia litigano sugli sbarchi dei profughi dall’Africa, si alza in tutto il vecchio continente il vento limaccioso del populismo. In Finlandia il partito Veri Finlandesi, il cui nome è già un programma, è diventato l’ago della bilancia dell’equilibrio politico nazionale. Un trionfo elettorale, con consensi attorno al 20 per cento, tutto costruito con slogan, retorica e propaganda antieuropeista. E con una promessa: niente aiuti per l’immigrazione e per i paesi dell’Unione a rischio default. In Olanda i nazionalisti di Geert Wilders, anche loro ostili a qualsiasi aiuto per Grecia, Irlanda e Portogallo, sono decisivi per la formazione del governo; in Belgio la politica è paralizzata dal populismo locale di Bart De Wever e in Francia Marine Le Pen viene data in testa per il primo turno delle elezioni presidenziali previste per il 2012. Nel suo programma c’è una chiara promessa: un referendum nazionale per uscire dall’Europa. Quanto all’Italia, la Lega antieuropea condiziona in modo determinante le scelte del governo Berlusconi, minacciando perfino l’uscita dall’Unione. Intanto i cittadini italiani che hanno ancora fiducia nell’Unione sono precipitati al 42 per cento della popolazione, con un crollo di venti punti rispetto al mese di gennaio. Un nuovo muro si sta alzando in Europa, ed è quello del populismo costruito attorno all’euroscetticismo. E senza una scossa sarà impossibile sfondarlo.
LEuropa travolta dal vento del populismo. Un nuovo Muro si alza nel vecchio continente
Mentre l’Europa balbetta, divisa e incerta su ogni dossier di politica comune (dall’immigrazione alla politica energetica fino ai temi finanziari), mentre Francia e Italia litigano sugli sbarchi dei profughi dall’Africa, si alza in tutto il vecchio continente il vento limaccioso del populismo. In Finlandia il partito Veri Finlandesi, il cui nome è già un programma, […]