Le spugne abrasive rilasciano fino a 6,5 milioni di frammenti di plastica per ogni grammo che viene usato

Sono le più utilizzate nelle pulizie domestiche, e la pubblicità le definisce "magiche" per i loro risultati. Ma intanto causano un disastro ambientale quotidiano. Le alternative possibili

spugne abrasive
Le spugne abrasive, un tipico prodotto dell’industria universale dell’usa-e-getta, sono molto efficaci per le pulizie domestiche: lavano bene ed eliminano, in modo efficace,  lo sporco di pentole, piatti, padelle, e anche fornelli, lavelli e superfici della cucina incrostate. Ma sono proprio i buoni risultati a renderle uno degli oggetti più inquinanti nella nostra vita quotidiana, vere e proprie bombe ecologiche: secondo uno studio americano del 2024, pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology,  una sola spugna abrasiva può rilasciare circa 6,5 milioni di microfibre di plastica per ogni grammo di spugna consumato durante l’uso. Un mini-disastro ambientale per pulire la casa con materiali decisamente pericolosi.
Il meccanismo in base al quale le spugne abrasive puliscono (bene) e inquinano (in modo spaventoso) allo stesso tempo, è facile da spiegare, partendo dal materiale più utilizzato per questo prodotto, ovvero la melamina, un composto chimico che, combinato con la formaldeide, forma una resina dura e resistente.
La superficie delle spugne usa-e-getta in melanina (non a caso vendute come  magic eraser, spugne magiche) funziona come una finissima carta abrasiva, gratta lo sporco, anche le incrostazioni più difficili, e lo elimina, ma allo stesso tempo si consuma, e mentre pulisce si sfalda, rilasciando le micidiali microplastiche nell’ambiente. In teoria, bisognerebbe cambiare continuamente le spugne usa-e-getta, almeno ogni 2 settimane, per ridurne l’impatto ambientale, ma anche questo diventerebbe uno spreco enorme, non solo dal punto di vista dell’inquinamento, che comunque, sebbene ridotto, resterebbe, ma per i soldi spesi per sostituire i “magici” oggetti-chiave delle nostre pulizie domestiche.
In un altro studio del 2025, pubblicato sulla rivista Nature, viene dimostrato il secondo aspetto catastrofico delle spugne usa-e-getta: in un solo centimetro di queste spugne risiedono fino a 54 miliardi di batteri.
 Ma esistono alternative davvero sostenibili, e non inquinanti, alle spugne abrasive fabbricate con la melanina? Qui trovate una serie di possibilità, tutte facili da realizzare, alcune anche a costo (quasi) zero, riciclando maglioni, juta, calze. Poi ci sono modelli decisamente meno impattanti delle spugne abrasive, come quelli a base di luffa o di fibra di cocco.

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