In Iran le donne potranno finalmente entrare allo stadio, per lo meno nelle partite internazionali. La battaglia delle attiviste ha raggiunto il traguardo sperato. Ora l’obiettivo è estendere il permesso anche per le gare nazionali. L’annuncio, attraverso una nota del ministro dello Sport della Repubblica islamica, è arrivato dopo le polemiche per la morte della tifosa Sahar Khodayari. Per ottenere questo banale permesso, almeno per il metro di giudizio occidentale, è stato necessario infatti il tragico sacrificio della tifosa.
IRAN DONNE STADIO
Ribattezzata “la ragazza in blu” dai colori della sua squadra del cuore, l’Esteghlal di Teheran, allenata ora dal tecnico italiano Andrea Stramaccioni, Khodayari è morta in ospedale dopo molte sofferenze. Nelle scorse settimane si era data fuoco davanti a un tribunale della capitale iraniana non appena aver appreso che rischiava una condanna a sei mesi per oltraggio al pudore per essere entrata allo stadio nel marzo scorso. La magistratura della Repubblica islamica aveva poi precisato che non era stata ancora emessa nei suoi confronti alcuna sentenza.
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PERMESSO DI ACCESSO ALLO STADIO PER LE DONNE IRANIANE
“Tutte le preparazioni necessarie – ha dichiarato il ministro dello Sport di Teheran – sono state fatte in modo che le donne, inizialmente solo per le partite internazionali, possano entrare negli stadi di calcio”. Il bando delle iraniane dagli stadi del Paese è entrato in vigore dopo la rivoluzione islamica del 1979. Il governo, sollecitato anche dalla Fifa, aveva già mostrato aperture sul tema, scontrandosi però con il clero sciita più conservatore. L’eliminazione del divieto, in passato rimosso solo occasionalmente, è attesa a partire dalla partita che il 10 ottobre la nazionale maschile di calcio giocherà allo stadio Azadi di Teheran contro la Cambogia per le qualificazioni al Mondiale del 2022 in Qatar. Per evitare incidenti, nell’impianto sono stati approntati ingressi, spazi e bagni separati per uomini e donne. E un dispiegamento rafforzato di polizia. Il tutto per permettere a delle tifose di supportare la propria nazionale.
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