Una scena apocalittica che in pochi minuti ha cancellato centinaia di anni di stratificazioni e vegetazione. La scorsa settimana un enorme costone del ghiacciaio indiano Nanda Devi, sull’ Himalaya, si è staccato provocando una catastrofe ambientale nella quale hanno perso la vita oltre cento persone. Un enorme blocco di ghiaccio è precipitato nella gola dello stato settentrionale indiano dell’Uttarakhand, provocando in pochi secondi l’innalzamento dei fiumi Alaknanda e Dhauliganga. I due affluenti del Gange, nella loro folle corsa verso valle, carichi di rocce e detriti hanno travolto una diga, due centrali elettriche, ponti e strade.
GHIACCIAIO HIMALAYA
Diverse squadre di glaciologi in queste ore stanno lavorando nelle aree colpite per cercare di verificare le cause del disastro. La zona è considerata da decenni ad alto rischio ambientale. Tra i maggiori pericoli, oltre ai cambiamenti climatici, che fanno alzare le temperature e sciogliere ampie parti del ghiacciaio, ci sono anche i grandi progetti idroelettrici che hanno stravolto l’ecosistema locale.
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GHIACCIAIO NANDA DEVI
In queste ore Uma Bharti, ex ministro indiano delle risorse idriche, ha ricordato su Twitter che quando era ministro, in considerazione della sensibilità dell’ecosistema himalayano, aveva chiesto di “non realizzare progetti energetici sul Gange e sui suoi principali affluenti”. Progetti che sono stati portati a termine nonostante in passato ci fossero già verificati eventi tragici. Nel giungo del 2013, ad esempio, sempre nello stato dell’Uttarakhand si sono contati almeno 6 mila morti a causa di quello che venne soprannominato ‘tsunami himalayano‘: violenti monsoni che hanno provocato frane e inondazioni, spazzando via interi villaggi, strade ponti. Tra i morti molti fedeli indù in pellegrinaggio alla sorgente del Gange.
GHIACCIAIO INDIA
Al momento, secondo gli esperti, la principale causa dell’alluvione dei giorni scorsi sarebbe uno smottamento, che avrebbe trascinato in basso il ghiacciaio. Di solito, questo tipo di crolli si verifica per la presenza di uno o più laghi sotto il ghiaccio ma le rilevazioni satellitari non mostrano tracce di laghi di questo tipo nell’area. Ragione per la quale occorrono ulteriori analisi, resoconti accurati sulle condizioni climatiche e dati per confermare che si sia trattato del cedimento del ghiacciaio.
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