
Qui, nel Baden Wrttemberg, neanche le farfalle che svolazzano tra le cime dei monti Vosgi rinunciano al loro goccetto, goccetto che gli uomini trasformano in inebriante calice di vino.
E neanche Heidegger, il filosofo che nel 1933 insegnava e dirigeva l’universita’ di Freiburg, rinunciava a quel nettare liquido che tra colline e acque del Reno facilitava il suo pensiero. Heidegger passeggiava nella vicina Foresta Nera e la’, speculando, inzuppava la sua forchetta nella panna e tra le amarene della torta altissima fatta dalle donne di quei boschi.
Oggi Freiburg e’ giovane, universitaria, e capitale ecologica della Germania. Il quartiere solare Am Schlierberg, architettato da Rolf Dish, si serve di sola energia solare e, al suo interno, vi si trova di tutto; supermercati, scuole, e cinema.
Il vino viene da Breisach, villaggio dalla bella piazza di Santo Stefano che guarda il fluire del fiume e i piccoli porti d’ormeggio. Progettata nel XII secolo, la cattedrale custodisce un affresco di Schongauer che narra l’inferno e il paradiso, e un altare ligneo del maestro Hans Loi che lascio’ una sola traccia, la sua grande opera.
Breisach sorge al confine con l’Alsazia, e condivide ciliegi e uliveti con la Francia. Ma condivide anche gli ippocastani, e la cenere che da’ sapore al terreno: viene dal vulcanesimo di questo territorio.
E di nuovo cattedrali. Quella di Freiburg ha cento facce: il volto delle vetrate preziose, dei candelabri accesi parati a grande corona, le forme gotiche di piccoli mostri pietrificati, e la torre di guglie medievali che bucano le nuvole. I fedeli sono in preghiera nel suono di un organo solenne. Attorno e’ la piazza del mercato con mercantesse di tulipani e ranuncoli, violette e asparagi, intrecci di erbe appassite che diventeranno ghirlande d’ornamento, e si chiacchiera tra i tavoli dei bar davanti al municipio rosso porporino. I canali d’acqua scorrono tra le piccole vie, si osservano e si ascoltano bevendo un te’ alla cannella o una cioccolata all’aroma di cardamomo. Il glicine penzola dai tetti delle case azzurre, e dai balconi dei cortili dove abbondano anche i vasi con le rose.
Questa e’ una citta’ d’arte dove stanno sorgendo case di produzione pubblicitaria, dove si tengono corsi di comunicazione, video e tecniche multimediali, dove si fa il cinema e si studiano le tecniche della sceneggiatura, tanto che in febbraio si svolgera’ un’importante fiera dello spettacolo.
A Friburgo si trovano set tra le vie, e i giovani registi si mettono alla prova con cinepresa e grandi lampade professionali.
Questa cittadina guarda al futuro ma ha la planimetria di otto secoli fa. Improvvisamente, ci si sente anche in Olanda, in quella Amsterdam un po’ accogliente e un po’ estranea, un po’ trasgressiva ma pure calorosa. Freiburg e’ una citta’ di adolescenti, famiglie numerose e vecchietti che si muovono ancora sicuri, eretti nelle loro gambe allenate: qui camminare equivale a pensare. La passeggiata a Freiburg e’ occasione di riposo, ma anche di esaltazione del pensiero.
I tetti delle case si coprono di tegole e le tegole si coprono di rampicanti sempre verdi. Il cielo e’ terso, e tutto ti avvolge in un manto di luce. Poi arrivi alla torre bianca dell’orologio che segna le ore, e sono ore sempre serene. Questa torre e’ anche la porta della vecchia citta’, e qua comincia la strada di ciottoli incisa dalla strada ferrata. Quando non ci si muove a piedi, a Freiburg si circola in tram, le auto sono poche, e i tedeschi da queste parti bandiscono il rumore: gli abitanti preferiscono non disturbare e non essere disturbati.
Gli studenti vanno a dare esami in bicicletta o, come ai tempi di Heidegger raggiungono, con lunghe passeggiate dedicate a gambe e menti, i fitti boschi della foresta. Oppure si cammina lungo il lago dorato di Schluchsee, a pochi chilometri dal centro cittadino dove, dopo aver attraversato la via delle ville del Novecento, lamponi, mirtilli, pini, grappe e strudel attendono il goloso, il pensatore, e il contemplativo.
INFORMAZIONI UTILI
Dall’Italia si raggiunge Freiburg col Cisalpino e con le DB, Ferrovie tedesche: Call Center, tel. 0267479578, www.dbitalia.it
Dormire e mangiare
Zum Roten Bren, Oberlinden 12, Freiburg, tel. +49 (0) 761387870, www.roter-baeren.de: e’ la taverna piu’ antica della Germania. Deliziose le camere e ottimo ristorante con vecchia e ricca cantina, clientela elegante.
Ciccolateria Rafael Mutter, Gerberau 5, Greiburg, tel. +49 (0) 7612927141.
Cantine Geldermann, Am Schloberg 1, Breisach: cantine visitabili e degustazioni dell’ottimo prosecco del Reno.