
E PART –
Lamentarsi e protestare non basta. Bisogna intervenire, partecipare e scuotere le amministrazioni pubbliche, se vogliamo davvero migliorare la qualità delle nostre città. Marciapiedi, piazze, strade, fontane, ma anche tombini pericolosi e sprechi di acqua per perdite degli impianti: l’elenco dei possibili interventi è davvero lungo, e un sindaco, da solo, non può farcela. Per questo merita la massima attenzione la piattaforma ePart, adottata in diversi comuni, per mettere in contatto sul web le richieste anti-degrado dei cittadini con gli interventi dell’amministrazione.
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E PART UDINE –
Il meccanismo del social network è piuttosto semplice. Ci si iscrive, e poi navigando sul web si segnala all’amministrazione il luogo e il danno sul quale è necessario intervenire, utilizzando la mappa riportata sul sito e inviando fino a un massimo di quattro fotografie. Poi si aspetta la risposta, con la relativa riparazione. Diversi comuni hanno aderito alla piattaforma ePart, e tra questi il più importante è Udine, in Friuli Venezia Giulia (vedi www.epart.it/udine). In un anno nella provincia friulana sono state gestite quasi mille segnalazioni, con una media di 2,2 al giorno.
COME FUNZIONA E PART –
Inoltre tramite il sito web è possibile controllare lo stato dei lavori, fare ricerche per singole città e ricevere tutte le informazioni sul progetto e sul suo avanzamento. Insomma: il cittadino scende in campo, e può monitorare, in tempo reale, se la sua amministrazione lo segue e innanzitutto se ha cura del territorio e dell’arredo urbano.
Nell’immagine di copertina: Loggia del Lionello (Udine)