“Cuccaro Paese Verde”: le iniziative del Comune per promuovere la sostenibilità

"Cuccaro Paese Verde" è un progetto volto a ridurre lo spreco delle risorse attraverso tre tre tipologie di azioni integrate: raccolta e trattamento dei rifiuti solidi urbani, energie rinnovabili e lotta allo spreco delle risorse ambientali e ricorso ad azioni di sostenibilità sociale.

CUCCARO PAESE VERDE –

Situato nel Parco Nazionale del Cilento in provincia di Salerno e distante 20 minuti dal mare di Palinuro, il comune di Cuccaro Vetere, non è solo un borgo immerso nella natura e ricco di storia ma anche un piccolo centro sostenibile e attento all’ambiente. Sono tante infatti le attività portate avanti per sollecitare i cittadini ad assumere uno stile di vita improntato alla sostenibilità: dalla gestione del ciclo dei rifiuti fino, all’efficientamento energetico degli edifici fino alla produzione di energie rinnovabili.

Iniziative portate avanti attraverso il progetto “Cuccaro Paese Verde” che prevede: azioni in materia di raccolta e trattamento dei rifiuti solidi urbani; azioni in materia di energie rinnovabili e lotta allo spreco delle risorse ambientali; azioni in materia sociale. Tutte le diverse azioni ruotano attorno alla figura dell’asino, un animale legato alla tradizione storica del Paese

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LE INIZIATIVA SOSTENIBILI DEL COMUNE DI CUCCARO VETERE –

L’Amministrazione ha avviato come prima azione il progetto: “Se non differenzi… che asino sei?” che ha come obiettivo la riduzione della produzione dei rifiuti, la riduzione dell’uso di mezzi meccanici per la raccolta e la programmazione della raccolta della frazione organica. In sostanza: tre giorni alla settimana, nel periodo estivo, gli operatori ecologici raccolgono i sacchetti dell’immondizia del centro storico, caricando i cesti trasportati da due asinelli per poi trasferirli al punto di raccolta dove è in attesa un mezzo meccanico. Per quanto concerne invece la riprogrammazione della raccolta della frazione umido, è stata introdotta la tecnica del compostaggio domestico, accompagnata dall’utilizzo di una compostiera di comunità, nata dall’esperienza svedese e capace di trattare trenta tonnellate di rifiuti biodegradabili all’anno. Si tratta della prima compostiera di comunità ad essere stata installata in Italia per il trattamento dei rifiuti dell’intera cittadinanza e ha permesso una vera e propria politica di riduzione dei consumi e quindi lotta allo spreco.

RIDUZIONE EMISSIONI DI CO2 –

La seconda azione riguarda invece le energie rinnovabili e la riduzione di emissione di CO2. Il comune ha aderito al Patto dei Sindaci ed ha approvato il PAES. All’interno della programmazione, ha già realizzato impianti fotovoltaici per circa 100kw con i quali si alimentano le utenze degli edifici comunali, la scuola e la compostiera di comunità per il recupero della frazione organica dei rifiuti solidi urbani prodotti dai cittadini. I benefici ambientali ottenibili dall’adozione di sistemi fotovoltaici sono proporzionali alla quantità di energia prodotta, supponendo che questa vada a sostituire dell’energia altrimenti fornita da fonti convenzionali: si può dire quindi che, ogni kWh prodotto dal sistema fotovoltaico evita l’emissione di 0,65 kg di anidride carbonica.

IL PROGETTO CILENTO “ONOTERAPIA” –

La terza azione riguarda infine la sostenibilità sociale intesa come capacità di garantire condizioni di benessere umano equamente distribuito per classi e genere. Il Comune ha approvato, in cooperazione con il Piano Sociale di Zona Ambito n. 8 Campania, il progetto “Cilento Onoterapia”, che consiste in attività accessibili ai diversamente abili, nell’utilizzo di un campo di equitazione e di quattro asini. In sintesi, gli obiettivi del progetto sono: creare momenti di socializzazione e confronto anche con persone con disabilita, offrire input sul territorio per la diffusione di nuove metodologie terapeutiche psicologiche e riabilitative che si combinano con la vocazione rurale del territorio dell’Ambito S/8, promuovere potenzialità personali degli individui diversamente abili, favorire il benessere psicofisico e l’autonomia personale, sostenere le famiglie nelle attività di cura e sostegno.

A tutto ciò bisogna aggiungere la politica di sostituzione della caldaie per edifici pubblici da combustibile gasolio e gas naturale a energia elettrica che ha pertanto ad una ulteriore mancata emissione in ambiente di CO2.

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