CROWDFUNDING CIVICO IN ITALIA –
Al momento, i più generosi sono i bolognesi. Il portico di San Luca, il più lungo del mondo con le sue 666 arcate che si snodano lungo un percorso di quasi quattro chilometri, è stato restaurato grazie ai soldi dei cittadini. Con il crowdfunding bisognava raccogliere 300mila euro, e invece ne sono arrivati 339.743. Adesso si tenta il bis, per il restauro di San Petronio: la cifra richiesta è 200mila euro, e la campagna di raccolta è appena partita. «Siamo ottimisti, dobbiamo sistemare l’abside, il tetto e l’intero lato sinistra della basilica. E contiamo di farlo con l’aiuto determinante delle famiglie bolognesi…» spiega Gianluigi Pagani, presidente dell’associazione Amici di San Petronio.
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CROWDFUNDING CIVICO NELLE CITTÀ ITALIANE –
Chiese, portici, monumenti, piazze. Ma anche giardini e orti botanici. Il crowdfunding civico allarga i suoi spazi in Italia, non solo come forma di sostegno finanziario, laddove le casse pubbliche sono quasi sempre vuote, ma anche come nuova partecipazione dei cittadini. A Napoli è stato raccolto quasi 1 milione e mezzo di euro per la ricostruzione della Città della Scienza, incendiata per mano dei clan della camorra. A Venezia 4mila cittadini hanno messo sul tavolo 478mila euro per acquistare all’asta l’isola di Poveglia e sottrarla alla speculazione edilizia. A Milano sono stati piantati 51 alberi in piazza Oberdan. A Firenze raccolti 20mila euro per l’orto botanico e il sindaco, Dario Nardella, pensa di creare una piattaforma sul web per offrire ai cittadini tutti i restauri da finanziare con il loro contributo.
Anche a Roma, la riqualificazione di piazza Epiro diventa possibile grazie al crowdfunding civico, una strada concreta per trasformare idee, che altrimenti resterebbero sulla carta, in realtà.