Niccolò Reverdini: il contadino filologo nel cuore di Milano

Nel Bosco di Riazzolo ha creato un'azienda agricola modello nel settore biologico. Senza dimenticare la sua passione per i libri

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CONTADINO FILOLOGO

Con la stessa passione con la quale si concentra sul restauro dei testi antichi, allo stesso modo Niccolò Reverdini si impegna a preservare il bosco e della campagna vicino a Milano. Niccolò, infatti, è un vero e proprio contadino-filologo che nel 1996 ha deciso di ritirarsi alla Cascina Forestina, nel Bosco di Riazzolo, Parco Sud Milano. Una scelta da cui ha ricavato benefici anche la sua attività accademica: il lavoro agricolo, assicura, gli dà la serenità e il morale per dedicarsi con equilibrio anche alla filologia. Così riesce ad appagare entrambe le sua anime, quella umanistica e quella naturalistica che hanno dato vita a un’azienda agricola interamente biologica, considerata tra le prime eccellenze italiane nel settore, e ad un agriturismo alle porte di Milano.

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Reverdini si occupa prevalentemente del bosco, mentre i suoi due soci, Silvia e Sebastiano Canavesio, guardano all’allevamento e alla ristorazione. All’interno dell’azienda ha dato vita a un “Sentiero Virgiliano” che gli rievoca ricordi dell’infanzia: “Da bambino, finita la scuola – ha dichiarato a Paolo di Stefano in un’intervista al Corriere della Sera – passavo qui le prime vacanze. Nonno Franco mi accompagnava per mano lungo i laghetti, mi mostrava i germani e i grossi pesci, lucci e carpe, sotto la riva di edera color pervinca. È stato lui a iniziarmi alla bellezza della natura”. Una bellezza di cui non si è voluto più privare, quindi adesso con tanto impegno e dedizione si dedica alla tutela di specie protette come, ad esempio, il Pollo Milanino e la Bovina Varzese, e ad introdurre le “buone pratiche” che fanno della Forestina, un agriturismo innovativo che strizza l’occhio alle grandi tradizioni del passato.

CONTADINO FILOLOGO

NICCOLÒ REVERDINI

Un’attività che ha spiccato il volo anche grazie ai suoi amati libri. Qualche tempo fa, infatti, ha scoperto la presenza, del picchio verde, un uccello sacro a Marte citato in Plutarco, che ha potuto riconoscere proprio grazie alla sua formazione accademica. Allo stesso modo Reverdini rilegge “Le Bucoliche” di Virgilio e ci rintraccia gli stessi elementi territoriali che si incontrano nel suo bosco. Dal folto nocciolo alle farnie, dal tenero viburno all’alto olmo, Niccolò ha dato vita a una vera e propria “Filologia forestale”. La sua attività, però, non si estingue con questa pur importante missione: l’agriturismo negli anni ha ospitato anche attività didattiche con le scuole e progetti di agricoltura sociale che permettono il coinvolgimento nei campi di disabili, alcolisti, drogati o richiedenti asilo. Un modo per far godere la natura e la biodiversità a chi, per un motivo o per un altro, non riesce ad assoprarla a pieno.

Foto tratte dalla pagina Facebook di Niccolò Reverdini

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