Il caffè dopo pranzo aiuta a migliorare la concentrazione

Non è vero che disturba l'eventuale pennichella pomeridiana. Anzi. La caffeina inizia ad attivarsi dopo 20-30 minuti, e una volta svegli si è più vigili e riposati.

Coffee nap scaled

Molte persone rinunciano al caffè dopo pranzo per non rovinare la pennichella programmata (che non deve mai andare oltre la mezz’ora): senza saperlo, non soltanto sprecano il piacere di gustare l’espresso in un orario ideale, ma anche i suoi benefici, più marcati proprio con la tazzina consumata dopo il pranzo. E il caffè prima di fare un sonnellino è anzi utile a migliorare la concentrazione e l’attenzione nel corso di tutta la parte restante della giornata.

Dall’inglese Coffee nap, si tratta di un trucco che può davvero aiutare a riattivarsi più velocemente al risveglio dal riposino pomeridiano. In che modo? Basta bere il caffè subito prima del pisolino, in modo tale che la caffeina inizi a fare effetto non appena ci si addormenta. Così, al risveglio, ci si sentirà subito più riposati e immediatamente pronti a riprendere le proprie attività.  

La caffeina impiega infatti circa 20-30 minuti per entrare nel circolo sanguigno e fare effetto: la durata quindi di un riposino. Una ricarica mentale quindi, che elude anche quella sensazione di stordimento che contraddistingue quasi sempre il risveglio nel pomeriggio. 

Attenzione però: è importante dedicare al sonno non più di mezz’ora. Se si preferisce prolungare il riposo è meglio optare per un caffè decaffeinato. E ovviamente bisogna tenere conto del fatto che ognuno di noi reagisce alla caffeina in maniera differente così come eventuali disturbi del sonno possono ostacolare l’effetto del coffee nap

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