In bici da Torino a Venezia, la ciclovia del Po non è più un sogno

Il governo ha finanziato il progetto con altre tre ciclovie di interesse nazionale. A Roma, in Puglia e da Verona a Firenze. Poi ci sono i soldi europei. E in pochi anni potremmo avere 679 chilometri di pista lungo il Po.

CICLOVIA TORINO VENEZIA –

Questa volta si potrebbe fare davvero. Una ciclovia che costeggia il Po e collega Torino a Venezia, passando da Milano, Piacenza, Parma e Ferrara. Il progetto si chiama VenTo, è stato studiato dal Politecnico di Milano, e costerebbe circa 100 milioni di euro, l’equivalente della spesa per due chilometri di autostrada. Mentre VenTo vale un percorso di 679 chilometri, quasi tutti lungo le rive del Po: uno spettacolo meraviglioso che potrebbe attrarre migliaia di turisti.

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PISTA CICLABILE TORINO VENEZIA –

La novità che dovrebbe sbloccare il progetto è l’intenzione del governo, annunciata dal ministro Graziano Del Rio, anche lui ciclista per passione, di investire 94 milioni di euro in tre anni. Per realizzare quattro ciclovie turistiche: Acquedotto pugliese, Verona-Firenze, Grande raccordo anulare a Roma, Torino-Venezia.

CICLOVIA VENTO VENEZIA TORINO –

Avverte il professore Paolo Pileri, che dal Politecnico di Milano guida il progetto VenTo: «Per la prima volta vengono finanziate piste ciclabili su scala nazionale» Inoltre, una volta approvato il progetto definitivo si potrà accedere ai fondi della Commissione europea per realizzare il progetto, un cantiere che secondo il calcoli del Politecnico vale 2mila posti di lavoro.

Per non parlare dell’effetto volano di un ciclovia così lunga sull’attività turistica. Nella provincia di Trento, per esempio, hanno fatto qualche calcolo: i 200 chilometri di piste ciclabili generano un indotto turistico, ogni anno, di 80 milioni di euro. E la ciclovia VenTo potrebbe dare un indotto tra i 100 e i 300mila euro l’anno per ogni chilometro.

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