La ciclofficina dell’università Bicocca per rimettere in circolo le biciclette dimenticate

Un servizio per incentivare il recupero di biciclette "dimenticate". E per sostenere la mobilità a due ruote dei giovani universitari.

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L’Università Bicocca di Milano ha da poco inaugurato le prime “Velostazioni”, ma non si tratta di semplici parcheggi dedicati alle biciclette degli studenti. È molto di più. È un’iniziativa che incentiva la mobilità sostenibile, fa risparmiare gli iscritti all’ateneo e sostiene anche la salute considerati i tanti benefici che questo mezzo di trasporto apporta al nostro benessere fisico e mentale. 

Posizionate sul piazzale dell’Ateneo Nuovo e nel parcheggio sottostante, le velostazioni permettono agli studenti e al personale della Bicocca di lasciare le proprie bici in un posto sicuro ma anche di ripararle qualora fossero rotte. 

Accanto alle nuove velostazioni è presente una ciclofficina che ha l’obiettivo di rimettere in circolo le «biciclette dimenticate» (o lasciate invecchiare) in cantina, box o garage, oppure completamente in disuso» purchè di provenienza certa. Chi ne ha necessità, a fronte del pagamento della quota sostenuta per l’acquisto dei pezzi di ricambio più un piccolo contributo volontario per il Ciclogruppo ACS – Bicocca può riparare il suo mezzo di trasporto.

Allo stesso modo, chi ha una bicicletta ormai vecchia, rotta, accumulata in garage senza essere più utilizzata o semplicemente parti di essa, può “liberarsene” contattando il Ciclogruppo ACS – Bicocca che poi si occupa del ritiro del mezzo. Così la bici viene rimessa in funzione e successivamente “affidata” a chi ne fa richiesta, saldando ovviamente le spese sostenute per la riparazione. 

Fonte immagine di copertina: Bicocca Research, magazine dell’Area della Ricerca e Terza Missione dell’Università di Milano-Bicocca.

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