Che fare con il cibo che avanza

In un solo giorno, sabato 24 novembre, il Banco alimentare è riuscito a raccogliere 9.622 tonnellate di cibo che altrimenti sarebbe finito nella spazzatura. Per l’intera giornata in più di 9mila supermercati italiani i volontari del Banco si sono fatti consegnare prodotti che poi saranno distribuiti a 8.600 strutture caritative convenzionate: un risultato importante che dimostra […]

In un solo giorno, sabato 24 novembre, il Banco alimentare è riuscito a raccogliere 9.622 tonnellate di cibo che altrimenti sarebbe finito nella spazzatura. Per l’intera giornata in più di 9mila supermercati italiani i volontari del Banco si sono fatti consegnare prodotti che poi saranno distribuiti a 8.600 strutture caritative convenzionate: un risultato importante che dimostra quanto spazio ci sia nel recupero del cibo e nella lotta allo spreco. E un risultato che bisognerebbe stabilizzare nel corso dell’anno, non circoscrivendolo a un solo giorno. Come? Chiunque volesse donare del cibo può farlo attraverso la rete del Banco alimentare, le singole postazioni della Caritas, le parrocchie. E’ un bel gesto, concreto ed efficace, che può migliorare la vita di milioni di poveri senza particolari sacrifici. Ed è un’ottima terapia contro l’indifferenza, perché non sprecare il cibo significa innanzitutto riconoscere e aiutare l’altro, meno fortunato di noi.

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