I precari di Poste Italiane ci scrivono: la società vuole che lavoriamo praticamente gratis

La denuncia parte da un’inchiesta molto ben documentata di Report, il programma giornalistico di Rai 3.

Poste italiane

L’associazione Precari in Rete, che raccoglie tutti i movimenti e le associazioni di migliaia di lavoratori precari ingaggiati da Poste Italiane con metodi piuttosto insostenibili, ci scrive questa lettera che pubblichiamo integralmente.

Rendetevi conto! I giovani precari di Poste Italiane, oltre a lavorare sodo, pretendono pure di essere pagati! Un’ingratitudine senza limiti, soprattutto in un’azienda a controllo pubblico.

Dopo la scottante inchiesta Il postino realizzata per il programma Report di Rai 3, e andata in onda il 23 febbraio 2025, che aveva portato alla luce come i precari di Poste lavorassero molte ore in più gratuitamente, sembra che l’azienda abbia avuto un’illuminazione divina (o forse un brivido freddo pensando ai tribunali). A rivelarlo nuovamente Report, che è tornata sul tema: i direttori, con il cuore in mano e la penna facile, stanno facendo firmare ai lavoratori un documento dove questi ultimi dichiarano di prolungare l’orario senza retribuzione per la loro volontà di terminare il lavoro assegnato. Che slancio di altruismo disinteressato!

Se vuoi ascoltare le puntate di Report sui precari di Poste Italiane puoi andare qui

Evidentemente, questa “libera scelta” fiorisce spontaneamente sotto il sole cocente del ricatto del rinnovo contrattuale, con la dolce speranza (o l’illusione?) di agguantare un giorno l’agognato posto fisso. Che storia edificante di dedizione e spirito di sacrificio! Magari un giorno anche il pane e l’affitto diventeranno “libere scelte” da non retribuire. Nel frattempo, ci aspettiamo che la CISL, primo sindacato in azienda, a cui forse era sfuggita la portata del fenomeno, intervenga con decisione per contrastare questi eroici atti di “volontariato” lavorativo.

E la beffa continua. A proposito di eccellenza, c’è un dettaglio imperdibile: Poste Italiane è stata premiata ben sei volte consecutive come miglior datore di lavoro dal Top Employers Institute! Questo ente globale, attivo da 34 anni, certifica le eccellenze aziendali nelle politiche e strategie di risorse umane, premiando chi si distingue nello sviluppo e benessere dei dipendenti. Sì, avete capito bene, non è uno scherzo! Un vero paradiso per i lavoratori… specialmente per quelli che scelgono liberamente di lavorare gratis!

Nella foto, da sinistra: Luigi Sbarra, ex segretario generale della CISL, e Raffaele Roscigno, segretario generale SLP-CISL (Sindacato Lavoratori Poste).

Associazione Precari in Rete

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