Il Covid-19 continua a cambiare pelle nella sua sfida contro l’uomo e i vaccini messi a punto dalla ricerca farmaceutica. L’ultima variante si chiama XEC, è molto contagiosa, e sarà probabilmente il veicolo della prossima ondata invernale del virus.
Le caratteristiche di questa variante sono molto nette. È un ibrido di due precedenti varianti, KS.1.1. e KP. 3.1. e ha una forza di penetrazione finora mai vista. La sua apparizione risale al giugno 2024 quando è comparsa a Berlino, per poi diffondersi nelle altre città tedesche, e poi in Europa, in America e in Asia. Il tasso di crescita viene calcolato dagli scienziati al 3.8 per cento al giorno, e al 27 per cento alla settimana.
I sintomi sono quelli tradizionali del Covid-19, però rafforzati: mal di testa, mal di gola, tosse, dolori muscolari, febbre. La notizia confortante è che tutti sono concordi nel ritenere che i vaccini tradizionali contro il Covid-19 siano efficaci anche rispetto a questa variante. L’importante è farli, specie se si appartiene a una categoria di soggetti a rischio.
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