Vite sprecate. Ucciso perchè aveva preso in giro l’omicida

Si è costituto questa mattina ai carabinieri di Catania l’omicida che ieri in pieno giorno con quattro colpi di pistola ha ucciso Maurizio Isaia, un perito assicurativo di 48 anni. L’assassino si chiama Salvatore Felice, 64 anni, ed è un ex dipendente del ministero della Difesa. L’uomo braccato dalle forze dell’ordine che lo cercavano nel […]

Si è costituto questa mattina ai carabinieri di Catania l’omicida che ieri in pieno giorno con quattro colpi di pistola ha ucciso Maurizio Isaia, un perito assicurativo di 48 anni. L’assassino si chiama Salvatore Felice, 64 anni, ed è un ex dipendente del ministero della Difesa. L’uomo braccato dalle forze dell’ordine che lo cercavano nel centro di Catania ma anche in provincia, ha deciso di costituirsi, e ai militari del comando provinciale di Piazza Giovanni Verga ha raccontato di avere deciso di eliminare Isaia dopo una discussione. Inoltre ha spiegato di essersi voluto vendicare perchè la vittima lo scherniva. Una motivazione alla quale la polizia non dà credito.

Per gli investigatori della mobile, dietro l’omicidio di fronte all’ingresso dell’Etna Bar, un esercizio commerciale molto frequentato nel quartiere di San Giovanni Galermo, ci sarebbero motivi professionali legati all’attività di Isaia che nel 1992 fu coinvolto in un’inchiesta su soccorsi stradali a Catania.

Nel corso della perquisizione hanno trovato la pistola, una Cz calibro 7.65 che Felice ha utilizzato per uccidere. In quell’occasione l’uomo fu condannato in primo grado per associazione mafiosa ma in appello il reato fu derubricato in associazione semplice.

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